Il weekend di Montecarlo si è rivelato un weekend trionfale per la Ferrari, che nel Principato ha raccolto la seconda vittoria stagionale con uno straordiario Charles Leclerc, alla prima affermazione in carriera sul circuito cittadino di casa. Ma il fine settimana a Monaco è stato al contempo una delle parentesi più nere nella storia recente della Red Bull, sesta al traguardo con Max Verstappen mentre Sergio Perez ha visto finire la sua gara in partenza dopo una qualifica da 18esimo classificato.
Siamo al cospetto di un ribaltamento delle gerarchie? Presto per dirlo, ma sicuramente i segnali lanciati dal Cavallino Rampante - e anche dalla McLaren, in P2 con Oscar Piastri e in P4 con Lando Norris - in questo inizio di campionato possono definirsi estremamente significativi. Ci diranno di più in tal senso i prossimi appuntamenti, intanto certo è che in quel di Milton Keynes non tira un'aria serena. Di questo e altro ancora ha parlato Gian Carlo Minardi nel consueto editoriale pubblicato sulle colonne suo blog ufficiale. Vi proponiamo un estratto delle sue considerazioni.
"Come preannunciato le qualifiche sono state la parte del fine settimana a Montecarlo più entusiasmante e affascinante", ha esordito Minardi. Poi si è soffermato sull'ottimo rendimento del team di Maranello sottolineando: "Charles Leclerc e Carlos Sainz, insieme a Oscar Piastri in particolare, hanno fatto un lavoro eccezionale [...] Leclerc conquista la prima vittoria stagionale per Ferrari (l'altra l'ha ottenuta Sainz, ndr) e lo fa nella sua Monaco con una gara perfetta, perfetta dal primo all’ultimo dei 78 giri. Perfetto anche nei due start, riuscendo a stare davanti ad un ottimo Piastri, secondo con la McLaren. Un bel segnale in vista di Montreal, altra pista in cui sorpassare non è facile".
Il Gran Premio di Monaco ha vissuto nelle sue fasi iniziali momenti di grande apprensione per un incidente che ha coinvolto Perez e le due Haas. Il principale colpevole dell'accaduto è Kevin Magnussen, infilatosi in uno spazio abbastanza proibitivo, rovinando il suo weekend, quello del messicano e quello del compagno di squadra Nico Hulkenberg. Una mossa che l'imprenditore emiliano non ha gradito, per usare un eufemismo: "Bandiera Rossa causata dall’incredibile contatto tra Kevin Magnussen e l’incolpevole Sergio Perez che ha coinvolto anche Nico Hulkenberg. Ancora una volta Magnussen l’ha combinata grossa. Fortunatamente nessuno si è fatto male".
Venendo infine alla Red Bull, Minardi ha ripercorso le giornate travagliate della compagine anglo-austriaco e osservato: "Per la prima volta abbiamo assistito ad una Red Bull in difficoltà, che ha pagato dazio sia con Sergio Perez che Max Verstappen. In seguito ad un piccolissimo errore in qualifica, l’olandese non era riuscito ad andare oltre alla sesta posizione in griglia. E’ una Red Bull che soffre e, quando si soffre, è più facile incappare in errori". Un'osservazione che tutti i tifosi della Rossa si augurano possa trovare la sua consacrazione in Canada...
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Foto copertina twitter.com; Foto Interna "X" Scuderia Ferrari