Questo fine settimana la Formula 1 disputerà il Gran Premio di Spagna a Barcellona. Quello di domenica sarà il primo di tre appuntamenti consecutivi che porteranno i team a viaggiare poi in Austria e Inghilterra per disputare rispettivamente i round di Spielberg e di Silverstone. Di seguito vi riportiamo cinque curiosità della tappa spagnola.
Secondo i tecnici Brembo il Circuit de Barcelona-Catalunya, lungo 4.657 metri, rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 2 perché i piloti frenano per 8 secondi e mezzo al giro. Solo 2 delle 6 staccate richiedono un uso dei freni di almeno 1,4 secondi e la decelerazione non raggiunge mai i 5 g.
D’altro canto su questo tracciato la MotoGP ha bisogno dei freni in 10 curve, rispetto alle 6 della Formula 1. Malgrado entrambe le categorie dispongano di dischi Brembo in carbonio, le differenze sulle singole frenate sono notevoli: alla curva 1, per esempio le moto perdono 239 km/h in 292 metri, ovvero circa un km/h in 1,22 metri mentre le monoposto riducono di 143 km/h la loro velocità in 81 metri, ossia un km/h in 57 centimetri, meno della metà della MotoGP.
La curva più dura del Circuit de Barcelona-Catalunya per l’impianto frenante è la 10 in cui le monoposto passano da 303 km/h a 116 km/h in 2,08 secondi durante i quali percorrono 102 metri. In quel punto del tracciato lo sforzo fatto dai piloti è notevole visti i 4,9 g di decelerazione alla quale sono sottoposti, oltre ai 177 kg il carico che devono esercitare sul pedale del freno. La potenza frenante è invece di 2.499 kW.
Pur con 13 piloti che hanno corso almeno un GP, la Spagna ha dovuto attendere il 2003 per festeggiare la prima vittoria in F1, ottenuta da Fernando Alonso, capace di conquistare 32 GP: 17 con la Renault, 11 con la Ferrari e 4 con la McLaren. Il solo altro spagnolo ad aver vinto in F1 è Carlos Sainz, 3 successi con la Ferrari, anche se mai più d’uno a stagione, e mai a casa sua.
A partire dal 2026 la Formula 1 tornerà a gareggiare a Madrid su una pista di nuova costruzione che ospiterà fino a 110 mila persone al giorno. A differenza di altri rinnovi più breve, l’accordo prevede la disputa di 10 GP consecutivi. Tuttavia, come ha precisato Stefano Domenicali, ciò non comporta l’esclusione dal calendario di Barcellona, anche perché nel 2023 l’audience della Formula 1 in Spagna è stata di 77 milioni di persone, con una crescita annua dell’84 per cento.
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