Leggi l'articolo completo su formula1.it

01/07/2024 12:30:00

FIA-Red Bull: il metro di giudizio è sempre più ridicolo


Articolo di Fabrizio Parascandolo
Il trattamento riservato dalla FIA alla Red Bull in Austria può essere definito soltanto con un aggettivo: ridicolo. Analizziamo insieme il perché.

L'incubo di tutti gli sportivi è che l'organo di governo favorisca uno dei partecipanti alla competizione. In Formula 1, nel caso della FIA e della Red Bull, si fa davvero tanta fatica a credere che non ci sia un "trattamento speciale".

Quanto visto in Austria non lascia scampo alla Federazione, è semplicemente incomprensibile. Ripercorriamo insieme gli eventi che sono stati valutati in maniera sospetta.

Red Bull graziata dalla FIA in Austria: gli episodi

Il primo su cui porre la nostra attenzione non può che essere il contatto tra Sergio Pérez ed Oscar Piastri: alla curva 4 del primo giro, infatti, il messicano ha spinto l'avversario in ghiaia nel tentativo di sorpassarlo, rimediando - per giunta - un danno importante alla sidepod della sua RB20.

Il tocco tra le due vetture è più che evidente, così come il fatto che Checo si trovasse dietro la McLaren al punto di corda.

Tutto ciò che è scritto nel regolamento, dunque, porterebbe ad una penalità per il pilota Red Bull, che invece non è arrivata.

Lo stesso discorso vale per l'unsafe release di Max Verstappen nei confronti di Lando Norris, avvenuto durante un pit stop: la vettura numero 1 è stata rimandata in pit lane contemporaneamente al passaggio dell'inglese per la propria sosta, costringendolo a frenare improvvisamente e perdere conseguentemente del tempo.

L'unsafe release di Verstappen porta Norris a lamentarsi con il suo ingegnere in un team radio: "Non potevo andare nel mio box"

Anche in questo caso, stando alle normative e ai tanti precedenti della stessa natura, una penalità di 5 secondi sarebbe dovuta essere immediata; ma così non è stato.

La FIA, infatti, ha prima aspettato diversi giri per investigare l'episodio - nonostante la sua chiarezza - per poi dichiarare che la manovra di rilascio della Red Bull "non è stata pericolosa".

Insomma, ormai gli aggettivi per definire questo tipo di attitudine decisionale stanno finendo. Tale situazione non fa altro che sminuire i successi della squadra e dei suoi piloti, non dando giustizia ai loro indiscutibili meriti.

 

Leggi anche: «Ferrari mai in lotta per la vittoria, serve una risposta in fretta»: l'opinione di Turrini

Leggi anche: Cosa manca a Norris per essere un campione? Risponde Capelli

Leggi anche: «Norris è stato un pollo, Verstappen furbo»: Mazzola giudica l'incidente

Leggi anche: Red Bull: è tornato «Mad Max», il Mr Hyde di Verstappen

Foto interna www.youtube.com

Foto interna twitter.com