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19/08/2024 10:00:00

Steiner crede in Antonelli: la marcia in più è l'aiuto di Wolff


News di Prisca Manzoni

Dopo la sua esperienza con Mick Schumacher e Nikita Mazepin, Gunther Steiner ha iniziato a disprezzare il lavoro con i rookies, tanto che ha deciso poi di riprendere in squadra due piloti "attempati", ossia Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen. Adesso che è lontano dalle scene della Formula 1, però, l'ex team principal sembra essere più ottimista verso i giovani che cercano di salire la scala dal motorsport (forse perchè non dovrà ripagare lui le conseguenza dei loro errori). E proprio uno dei debuttati più discussi, Oliver Bearman, è stato confermato come titolare per la Haas, mentre si attende ancora l'ufficialità sul futuro di Andrea Kimi Antonelli. 

Nonostante abbia saltato qualche tappa di crescita nel mondo dei motori, c'è molta speranza che l'italiano possa fare bene. Speranza che, ovviamente, si trasforma anche in pressione. Tuttavia, Steiner è convinto che il giovane abbia le carte in regola per brillare: "Si specula da tempo sul futuro di Antonelli in Mercedes. Per lui poteva andare tutto storto e diventare troppo ambizioso, ma è rimasto con i piedi per terra. Non dobbiamo dimenticare che viene da una famiglia di motori [il padre era un ex pilota ndr] e, soprattutto, è sotto la tutela di Toto e di molte altre persone. È nella famiglia di Brackley da parecchi anni e gli è stato insegnato come comportarsi, come pensare e come funziona una squadra di Formula 1. Poi, quando passi così tanto tempo con il miglior team principal del paddock ti dà sicurezza, impari e capisci. Ci si aspettava un percorso simile da lui visto come la Mercedes lo ha accudito negli anni, ma poi è stato lui stesso a dire di stare calmi un attimo perchè non si sentiva pronto per fare un grande passo. Vedremo cosa potrà fare, ma credo che verrà annunciato a breve come pilota ufficiale accanto a Russell". 

L'ingegnere ha poi raccontato cosa abbia reso ostico lavorare con i rookies in Haas: "Io ho lavorato con due rookies, ma per me era diverso rispetto alla Ferrari, Mercedes o Alpine. Loro lavorano con questi giovani per anni e conoscono la loro personalità, mentre io li ho incontrati per la prima volta solo tre mesi prima. Non parlo solo di abilità alla guida ma anche di carattere", ha detto Steiner al podcast di Racingnews365. "Questo è per esempio il vantaggio che la Mercedes ha con Antonelli: lo conoscono da anni e hanno passato molto tempo insieme. Sanno già cosa aspettarsi quando arriverà in squadra, perchè ha passato settimane se non mesi al simulatore. In ogni caso, però, essere alla guida di una vera monoposto è diverso. C'è la pressione da ogni direzione, e se degli adulti come Ricciardo e Perez la soffrono non oso imamginare un ragazzino. Credo comunque che lo proteggeranno molto all'inizio, e questo lo aiuterà".

Foto copertina x.com

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