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15/08/2024 18:15:00

F1, scopriamo l'evoluzione e le funzioni del volante di una monoposto


News di Alessio Ciancola

Con il passare degli anni, dei decenni, e gli inevitabili progressi tecnologici ingegneristici, le monoposto di Formula Uno sono diventate auto via via sempre più complesse, tali da richiedere molto tempo per la progettazione, costruzione e una gestione in pista tutt'altro che banale. Tra gli elementi più complessi, tecnologicamente avanzati ma anche costosi di una vettura c'è il volante: componente cruciale per un'auto, per il funzionamento, che in una monoposto è chiaramente diverso da quelli che siamo abituati a vedere nelle auto stradali.

Volanti che, negli anni, hanno subito grosse evoluzioni, diventando sempre più ricchi di funzioni oltre a quella, banale, di elemento con cui imprimere la sterzata al veicolo. Partendo dagli albori del mondiale di F1, per analizzare l'evoluzione di tale componenti, non si possono ricodare volanti con notevoli somiglianze con quelli stradali: rotondi e realizzati in legno e alluminio. Un prodotto rimasto invariato sino ai primi anni '60, quando si registrarono passi avanti in termini di materiali, con l'arrivo della corona rivestita in pelle per una maggiore presa da parte del pilota. Negli anni '70, poi, arrivarono anche i primi pulsanti: interruttore di accensione/spegnimento di emergenza per passare poi, nella seconda metà degli anni '80, a volanti rivestiiti in alcantara per un miglior grip per le mani del pilota.

Tra la fine degli anni '80 e i primi '90 poi, gli stessi piloti iniziarono a personalizzare questo "strumento" in base allo stile di guida, lavorando sui diametri (accettando il loro essere sganciabili sia per la sostituzione in corsa che per la facilitazione delle procedure di emergenza). In contemporanea ci fu anche una importante crescita del numero di pulsanti, portatori di nuove funzioni, come la radio o il “boost” per i sorpassi, senza dimenticare la fondamentale rivoluzione della Ferrari nel 1989, che portò ad essere presente sul volante anche i paddle del cambio elettroattuato. Innovazione che, di conseguenza, portò a nuove forme del volanti: rettangolare anziché rotondo, con una costante crescita di pulsanti e relative funzioni: i manettini rotanti, limitatore di velocità ai box e miglioramenti ergonomici per la facilità di utilizzo.

A partire dal 2014, con l’inizio dell’era turbo-ibrida, venne aggiunto un display (al posto dei semplici led indicatori del numero di giri motore per aiutare il pilota nella cambiata) in modo che i driver potessero vedere e agire sui parametri necessari per il funzionamento delle complesse Power Unit che, insieme ai sopracitati pulsanti e manettini, hanno via via costretto gli stessi conducenti a sviluppare una mentalità ingegneristica e trasformato il "semplice" volante in un vero e proprio computer. Volanti che, ormai, ogni team personalizza ad hoc per la propria vettura e per il pilota: un fase di progettazione viene infatti dedicato tempo e impegno affinché il confort del driver sia massimizzato, sia a livello di impugnatura che a livello di disposizione dei pulsanti. Pertanto, la sua realizzazione coinvolge l'intero team, dai tecnici della perfomance sino a quelli di pista visto che, pur nel suo piccolo, l'oggetto in esame impatta sulla prestazione generale della vettura, avendo (al variare delle configurazioni) differenti pesi e conseguente impatto sul lap time.

Allo stato attuale dell'arte, tra le varie funzioni che possono essere regolati dal volante, o elementi caratteristici che lo costituiscono, troviamo:

-DISPLAY: al centro del volante, ben visibile dal pilota, contiene tutte le informazioni per il funzionamento dell'auto: marcia, velocità, temperatura di gomme e freni, carica della batteria, bilanciamento di frenata, ricarica e gestione dell’ibrido, mappe motore e altro.              -DRS: apre l'ala posteriore per ridurre il drag e aumentare la velocità in rettilineo.
-NEUTRAL: auto in folle.
-DRINK: aziona la cannuccia per bere.
-BOX: dice all team di prepararsi al pit-stop.
-DIF: controlla il differenziale, IN in entrata curva, OUT in uscita.
-1/10: clic di 10 punti su una regolazione in questione.
-PIT: limitatore di velocità in corsia box.
-BB: modifica la ripartizione della frenata.
-MARKER: identifica un punto di interesse nei dati da analizzare in telemetria.
-SOC: modifica la carica della batteria.
-EB: controlla il freno motore.
-BRN: imposta la mappatura di burnout per scaldare le gomme, utile in partenza.
-WET: imposta l'auto per condizioni di bagnato.
-RADIO: per parlare con il muretto dei box.
-START: imposta l'auto per la partenza.
-LED: indicano quando cambiare marcia, o il colore delle bandiere.
-MENU ROTATIVO: modifica parametri come il volume radio o luminosità dello schermo.
-ROTORI: utili allo switch tra le mappature motore, la gestione del differenziale, etc.
-BILANCIERI: nella parte posteriore del volante. Quelli superiori sono destinati alla cambiata, a destra per salire di marcia e quello a sinistra per il "downshift". La leva nella parte inferiore è la frizione, da azionare al via o alla ripartenza dal pit stop.
-INTERRUTTORI: posti nella zona posteriore, dedicati a specifici settaggi in curva.

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Foto copertina x.com