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18/08/2024 07:30:00

«Ferrari, dal 2009 una diaspora di tecnici. Ricostruire non è facile». L'idea di Turrini


News di Alessio Ciancola

"Faremo rumore". Così, nell'estate 2023, il team principal della Ferrari, Frédéric Vasseur, decise di commentare la campagna acquisti avviata, e avallata dalla dirigenza del Cavallino, per rafforzare lo staff tecnico del team dopo un deludente avvio di stagione che aveva fatto scivolare la Rossa al quarto posto nella classifica costruttori. È passato un anno da quelle parole e, malgrado le illusioni di inizio campionato, la situazione della Scuderia appare simile a 12 mesi fa, pur nella certezza che le promesse fatte sono state mantenute: a febbraio è stato annunciato l'ingaggio di Lewis Hamilton a partire dal 2025 e rinnovato il contratto di Charles Leclerc, per proseguire nei mesi seguenti la campagna acquisti dei tecnici volta a ridisegnare la squadra secondo la visione del manager francese.

Dopo l'arrivo di una cinquantina di tecnici da vari team, neglo scorsi mesi l'ufficio tecnico ad oggi diretto dallo stesso Vasseur (che ha assunto il ruolo ad interim dopo le dimissioni di Enrico Cardile in direzione Aston Martin), è stato potenziato da due "top guy" provenienti dalla Mercedes: Loic Serra e Jerome D'Ambrosio. Un vero e proprio turnover in atto che sta ridisegnando il Reparto Corse e che, ancora oggi, non sembra terminato poiché la Rossa sta cercando una nuova stabilità, sia portando a casa nuove figure, sia blindando quelle funzionali al progetto, sia privandosi di persone non più funzionali alla causa o attratti da nuove sfide.

Un turnover complesso da gestire per Vasseur chiamato, in questo momento, sia a portare a termine la ristrutturazione della squadra sia a rimettere in carreggiata la SF-24 per salvare una stagione nata bene ma che ha visto, dopo l'arrivo del pacchetto di aggiornamenti in Spagna, la vettura regredire e venire sopravanzata sia dalla Mercedes che dalla McLaren. Una riorganizzazione che, come promesso da Vasseur, sarà conclusa e annunciata entro "fine estate", e i cui primi indizi sono emersi in queste settimane con la nomima di Diego Tondi come nuovo capo dell'aerodinamica. Una promozione interna, l'ennesima in questi anni, che insieme a quella di Fabio Montecchi e all'arrivo di Loic Serra dovrebbe costituire il nuovo triumvirato a capo dell'ufficio tecnico del Cavallino e, di fatto, la divisione delle mansioni prima di competenza di Enrico Cardile, l'ennesimo uomo della Rossa che ha deciso di lasciare Maranello (dopo forti pressioni e assenza di risultati) per andare ad accasarsi presso altri team rivali.

Addio che, come detto, è l'ultimo di una lunga lista che presenta nomi illusti e che, da anni ormai, sembra pratica consolidata (basti ricordare, su tutti, i nomi di Aldo Costa, Lorenzo Sassi, James Allison e Simone Resta in direzione Mercedes). Una vera e propria marcia a senso unico di cui ha parlato, rispondendo ad una serie di domande dei propri lettori, Leo Turrini nel suo blog "Profondo Rosso" e che, inevitabilmente, rende assai difficile la ricostruzione tecnica della Scuderia e il conseguente ritorno al successo.

"C’è stata una diaspora imperdonabile dal 2009 in poi. Ricostruire per giunta in mezzo alle sconfitte non è facile. Nemmeno ora".

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Foto copertina www.ferrari.com