Leclerc torna a parlare di Silverstone: «Dobbiamo migliorare nelle comunicazioni»

Charles Leclerc durante una lunga intervista ai microfoni di Motorsport.com Italia è tornato a parlare di quanto accaduto durante il GP di Gran Bretagna corso a Silversone il mese scorso. La gara è stata caratterizzata da un meteo molto variabile che in sole due ore ha visto la pioggia e il sereno alternarsi per più volte, rendendo così il compito degli strateghi molto difficile.

Quello che ha destato sospetti è stata però la gestione delle comunicazioni tra i due ferraristi. A Sainz infatti Riccardo Adami aveva detto che la pioggia sarebbe arrivata più tardi durante la gara, non facendo rientrare il pilota ai box e non compromettendone la strategia, mentre a Leclerc il suo nuovo ingegnere di pista Bryan Bozzi aveva riportato che la pioggia si sarebbe intensificata nel giro di pochi minuti, portando così il monegasco a rientrare per montare le intermedie. Di seguito vi riportiamo le parole di Leclerc.

Leclerc analizza l'errore di Silverstone

Intervistato da Roberto Chinchero, parlando di quanto accaduto a Silverstone Charles Leclerc ha dichiarato: "Abbiamo esaminato tutto ciò che è avvenuto, ma non entrerò troppo nei dettagli dell’analisi, diciamo che ne abbiamo parlato in squadra. Non dobbiamo dimenticare che Bryan Bozzi ha fatto un lavoro incredibile per riuscire ad inserirsi a metà stagione in un ruolo non semplice, e sappiamo di avere ancora del lavoro da fare insieme".

"A Silverstone è stata una delle prime volte in cui ci siamo trovati in condizioni atipiche, anche a Montreal lo scenario era stato simile ma in quel caso i problemi alla power unit hanno influenzato molto le nostre scelte. Quindi penso che quella di Silverstone sia stata probabilmente la prima volta in cui ci siamo trovati in una situazione molto particolare, ed è emerso che dobbiamo ancora migliorare qualcosa nella comunicazione, fa parte del lavoro che dobbiamo fare insieme, io e Bryan. Tornando al GP di Gran Bretagna, è stata la cosa giusta da fare? No, non lo è stata, e sono stato chiaro. Ma da quel momento in poi abbiamo lavorato molto bene, non vogliamo che si verifichi nuovamente quanto accaduto a Silverstone”.

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