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20/08/2024 07:30:00

«Credo che Newey andrà in Ferrari. È un genio, ma umile». Jo Ramirez non ha dubbi


News di Alessio Ciancola

Cercati, più volte avvicinati senza mai  concretizzare nulla: si potrebbe riassumere così il "rapporto" tra Adrian Newey e la Ferrari, uno di quei binomi per tutti scontato, quasi inevitabile ma che, di fatto, mai è divenuto realtà. Nel corso degli anni svariati sono stati i sogni fatti dai tifosi del Cavallino in merito all'ingaggio del tecnico britannico da parte dell Rossa, tanti quanti i tentativi da parte dei vertici della stessa Scuderia di garantirsi il tecnico più vincente della F1. Tentativi che lo stesso Adrian aveva commentato mesi fa, ricordando almeno due proposte giunte da Via Abetone (soprattutto nel 2013, quando la trattativa ultimata saltò in extremis) ma che, come detto, non hanno mai portato all'unione.

Unione che, dopo l'addio di Newey alla Red Bull lo scorsa primavera, sembrava potersi realizzare, visto che gli scenari realistici per il futuro professionale di Adrian sembrano poter essere due: Aston Martin, che puntava su di lui per il rilancio e l'apertura di un ciclo vincente (con enormi cifre economiche), e Ferrari, da tempo in pressing, pronta a sfruttare il suo standing per convincerlo a vestirsi di rosso. Ipotesi Ferrari che, dopo essere apparsa per diverse settimane come la più concreta e quasi conclusa, è via via sfumata dopo che Lawrence Stroll ha deciso di "mettersi di traverso" e rilanciare la sua offerta, primis organizzando una visita privata per Newey alla factory Aston, per poi rialzare clamorosamente la proposta economica.

Ad oggi, il futuro di Adrian appare incerto e su cui si fa un gran parlare, anche se appare ormai chiaro, come riportato da "Autosprint", che il suo passaggio ij Aston Martin  sia quasi cosa fatta, da ufficializzate all'inizio di settembre dopo il naufragio, da qualche mese, della trattativa con la Ferrari a causa delle elevate richieste, in termini di poteri e responsabilità, del "Genio". Una realtà dei fatti che, intervistato dal "Mundo Deportivo", Jo Ramirez non voler voler accettare, visto che si è recentemente detto certo che, per lui, alla fine Newey sceglierà la Ferrari, mettendo da parte i ragionamenti economici  e scegliendo la leggenda, anche aiutato dal lavoro da remoto con cui potrebbe restare nella amata Inghilterra. L’ex manager della McLaren, oltre ad una lunga esperienza in F1, può anche vantare una conoscenza personale con Newey, avendo lavorato con lui in McLare, potendone apprezzare le qualità da vicino.

Non credo che Newey si ritirerà. Io lo vedo alla Ferrari, la scuderia più prestigiosa della F1 e se si ha l’opportunità di lavorare per la Ferrari non bisogna lasciarla sfuggire. Non è una questione di soldi, Newey ne ha già più di quanti potrebbe spenderne in tutta la vita. La difficoltà potrebbe essere quella di andare a vivere in Italia, in Gran Bretagna è felice. Ma le regole sono cambiate, si può lavorare da remoto e due, tre giorni a settimana avrebbe il suo aereo privato che lo porterebbe avanti e indietro”.

Jo Ramirez, inoltre, non ha perso occasione di sottolineare una qualità non affatto comune per i diversi tecnici di spicco in F1 e, in particolar modo, per una figura del calibro di Newey.

Sa di cosa ha bisogno un’auto da corsa per andare veloce. Ed è un altro come Ayrton Senna, molto esigente. Ma è anche uno che se gli dici: ‘Potremmo fare così’, ti ascolta. Non è come il progettista che avevamo in McLaren, John Barnard, lui ti ascolta sempre e se l'idea è buona la usa. È gentile. Gira nel paddock da solo, umile. È un genio”.

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Foto copertina x.com