Leggi l'articolo completo su formula1.it

12/09/2024 21:30:00

Verstappen-Norris, la lotta Mondiale è (anche) questione di meritocrazia


Articolo di Martina Luraghi
Andiamo ad analizzare la stagione di Max e Lando, oltre allo stato di forma di Red Bull e McLaren. Colui che chiude davanti a fine stagione, si sa, ha sempre ragione ma, guardando con un occhio più critico, uno potrebbe meritare più dell'altro...

Con la vittoria della Ferrari di Charles Leclerc a Monza, il Circus ha ufficialmente concluso la stagione europea e si appresta a cominciare l'ultimo terzo di stagione tra Asia e America. Anche la lotta Mondiale entrerà ufficialmente nel vivo, con Max Verstappen che nelle ultime otto gare (più tre Sprint) sarà chiamato a difendere il vantaggio accumulato su Lando Norris. Nel corso di questo approfondimento ci occuperemo proprio dei protagonisti, andando ad analizzare il rendimento dei due contendenti al titolo, oltre a quello delle rispettive squadre: Red Bull e McLaren.

Max: il pilota più solido con la macchina "peggiore"

Partiamo dal binomio che ha dominato le ultime due stagioni: Verstappen-Red Bull. Come affermato pocanzi, l'olandese arriva a Baku forte dei suoi 62 punti di margine sul britannico della McLaren. Proprio da questo aspetto parte la nostra riflessione: come mai il tre volte iridato ha ancora un margine che gli consente di restare relativamente tranquillo, soprattutto se considerato l'ormai certificato stato di crisi del team di Milton Keynes?

La risposta è presto detta e per trovarla è necessario riavvolgere il nastro e tornare indietro di qualche mese, prendendo in considerazione il periodo che va da marzo a giugno. Verstappen, sfruttando il vantaggio tecnico di cui godeva ancora la RB20, ha collezionato sette vittorie nei primi dieci appuntamenti. Detta così sembrerebbe il preludio ad un nuovo dominio, una sorta di replica rispetto a quanto avvenuto nel 2023. Insomma, il più classico dei film già visti.

Snocciolando la questione ed entrando maggiormente nel dettaglio, tuttavia, è doveroso sottolineare come da Miami in avanti lo scenario si sia letteralmente capovolto. L'alfiere della squadra anglo-austriaca ha sì conquistato tre dei suoi sette successi complessivi, ma lo ha fatto utilizzando una massiccia dose del proprio talento (Imola e Barcellona) e talvolta sfruttando la mancata perfezione (Canada) della McLaren.

Ovviamente il vantaggio si è per forza di cose ridotto, data la crescita dello stesso team capitanato da Andrea Stella e il contemporaneo impasse tecnico dei bibitari. Nonostante questo Verstappen sta comunque riuscendo a difendere la propria leadership in classifica Piloti, al contrario di quanto stia facendo la Red Bull per quel che concerne il Costruttori. Detto in parole povere, il nativo di Hasselt non ha mai smesso di massimizzare il risultato, sfruttando a pieno il potenziale della RB20, soprattutto ora che si ritrova tra le mani una vettura che non gli consente di tenere il passo di chi lo precede.

Lando: il pilota più "fragile" con la macchina migliore

Massimizzare, appunto. Ciò che non sta riuscendo a Lando Norris, al quale ormai servirebbero molto più che le dita di una mano per tener conto delle occasioni mancate. Per quanto il britannico stia mostrando lacune evidenti non riuscendo a capitalizzare il potenziale della monoposto migliore del lotto, è comunque doveroso sottolineare come la squadra non lo stia certo agevolando...

Ad ogni modo, il nativo di Bristol ha da recriminare parecchio a sé stesso tra stacchi di frizione sbagliati, mancanza di mordente nei duelli e difficoltà nel gestire la pressione. Attenzione però: questo non significa che il pilota color papaya non potrà mai ambire alla corona iridata ma che, al contrario, si trovi tuttora ad affrontare un processo di maturazione non ancora giunto alla propria conclusione.

Osservando la stagione da un punto di vista critico la sensazione è quindi che, nel complesso, Verstappen abbia dimostrato maggiormente di meritare il titolo rispetto al rivale. Ovviamente chi alla bandiera a scacchi di Abu Dhabi terminerà davanti in classifica avrà, per forza di cose, la ragione dalla sua parte. Fatta questa premessa parola, come sempre, alla pista e... vinca il migliore.

Foto copertina pbs.twimg.com

Foto interna pbs.twimg.com

Leggi anche: La McLaren cambia registro: ordini di scuderia e supporto totale a Norris per il mondiale

Leggi anche: Verstappen: «Monza è stata una gara difficile, il team ha lavorato duramente per risolvere i problemi»