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14/09/2024 18:00:00

GP Azerbaijan - Analisi qualifiche: Leclerc batte i rivali nel settore più problematico per la Ferrari


Gran Premio di Marco Sassara

Quest’oggi in Azerbaijan, Leclerc ha conquistato la sua quarta pole consecutiva sul circuito azero. Dal 2021 è lui il principe di Baku. Almeno al sabato, perché poi finora la musica è sempre cambiata la domenica. Durante le FP2, a causa dell’errore commesso al mattino, Charles non ha avuto modo di provare il passo gara della sua SF-24. Vedendo il lavoro fatto da Sainz potremmo aspettarci una buona competitività, ma per i motivi detti ieri (passo gara del venerdì), non sappiamo esattamente cosa attenderci dagli altri. 

Piastri è stato molto costante e anche Perez che scatterà dalla P4 non si è comportato affatto male. I lunghi rettilinei dovrebbero permettere dei sorpassi, anche se crediamo che la gara si giocherà principalmente sulle strategie e sulla tempra dei piloti. Non sarà facile mantenere i nervi saldi per tutti i 51 giri previsti.

Per Norris, eliminato in Q1 a causa di una bandiera gialla uscita al momento sbagliato, sarà molto dura risalire dal fondo dello schieramento. Sorpassare è possibile a Baku, ma non certo facile, soprattutto se si dovesse incappare in un trenino DRS.

Leclerc batte i rivali nel settore più inatteso

Dopo avervi torturato un po’ con tutto questo preambolo, andiamo a concentrarci sul tema che volevamo effettivamente trattare: dov’è che Leclerc ha fatto la differenza? Di certo un gap di tre decimi sul secondo pilota più veloce è un divario inaspettato. Cerchiamo di capire da dove deriva.

La Ferrari ha mostrato sin dalla prima sessione di libere di poter dire la sua in qualifica e per tutto il weekend, fino alla Q2, è stata la vettura più veloce nel primo settore. Il trend era più o meno questo. SF-24 migliore nel T1, Red Bull nettamente superiore nel T2 e T3 conteso tra Mercedes e Aston Martin. Leclerc e Sainz, ma soprattutto Charles erano rapidissimi nel primo intertempo, ma poi perdevano circa un decimo sulla coppia Verstappen-Perez nel secondo settore e li si vedeva fare fatica nella parte finale.

Foto: Formula1.com

Questo poteva essere dovuto, come anche detto dai giornalisti di ‘Sky Sport F1’, dal fatto che i tecnici del Cavallino avessero scelto un assetto capace di sfruttare meglio i lunghi rettilinei sacrificando così la parte centrale… Cosa che, a chi scrive però, non convinceva del tutto. Basti pensare a Monaco, pista dove Leclerc ha vinto quest’anno. Perché sacrificare la bontà del pacchetto Ferrari sul lento? Uno dei pochi punti forti, sempre a parere di chi scrive, della SF-24 quest’anno. C’era qualcosa che non quadrava.

E non quadra tutt’ora perché se osserviamo i migliori settori fatti registrare al termine della Q3 notiamo un’inversione di tendenza non da poco. Al termine delle qualifiche Perez è stato il più veloce nel T1 girando in 35.649 (Charles in 35.702, Piastri 35.782), Leclerc ha fatto un’enorme differenza nel T2 registrando un 40.813 (Piastri il secondo pilota più veloce ha fatto 40.972, mentre Perez si è fermato in 41.043, Sainz in 41.138 confermando di non aver cambiato nulla tra Q2 e Q3) con il terzo settore che è andato all’Aston Martin di Alonso 24.524 (Leclerc 24.825, Piastri 24.803, Perez 24.966).

Con gli assetti vincolati per tutta la sessione cosa potrebbe spiegare questo cambiamento. A parere di chi scrive, Leclerc potrebbe aver scelto di modificare qualcosa in termini di gestione gomme durante il giro veloce proprio in Q3. Il monegasco può aver deciso di sacrificare il T1 per avere più grip nel T2, e sul finale del giro nel T3. La Red Bull invece ha tentato la strada opposta risultato più competitiva all’inizio e meno performante nel finale. Sta di fatto che qualsiasi cosa sia riuscito a fare Charles, quel qualcosa gli ha permesso di battere gli avversari proprio nel settore più inatteso, il T2. Fino alla Q3 punto forte della Red Bull.

Leclerc ha saputo sfruttare nel modo migliore anche l’evoluzione garantitagli dal tracciato mostrando un comportamento tra i settori molto più bilanciato rispetto agli altri piloti dei quattro top team.

Appunto sul circuito

La pista è risultata tendenzialmente più sporca degli altri anni perché a differenza dalle passate edizioni non è stato opportunamente lavata prima dell’arrivo della F1. Il che ha causato un netto abbassamento dei tempi sul giro rispetto al 2023 (circa 1’’1), quando Leclerc ottenne la pole in 1'40’’203. Bisogna però tenere conto anche del fatto che si corse in primavera, tra il 28 e il 30 aprile.

Foto: Ferrari

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