A partire dal 2025, Lewis Hamilton si trasferirà a Maranello, realizzando così il suo sogno di una vita: diventare un pilota Ferrari.
Per uno che viene, però, deve esserci uno che va; e in questo caso si tratta di Carlos Sainz. Lo spagnolo, dopo quattro stagioni in Rosso, passerà alla Williams.
L'ex team principal del Cavallino, Mattia Binotto, ha recentemente affermato che non condivide la decisione presa dalla Scuderia, in quanto - se si fosse trovato nella condizione di scegliere - avrebbe confermato Sainz.
Quando interrogato a riguardo, il classe '94 ha preferito non commentare le parole del suo "ex capo", quindi cerchiamo di interpretare insieme il suo pensiero.
L'operazione che vedrà Lewis Hamilton in Ferrari è una delle più importanti di sempre nella storia della Formula 1, e non solo in pista.
Il sette volte campione del mondo, infatti, porterà con sé un bagaglio d'esperienza unico, nonché una mentalità vincente e ottimi riscontri dal punto di vista del marketing.
L'unico dubbio è il rapporto con Leclerc, ma anche quello che Sainz ha attualmente con il monegasco non è tutto rose e fiori, dato che l'ego di Carlos non gli ha mai permesso di vivere le "sconfitte" con serenità.
Sicuramente la scelta della Rossa di sostituirlo con Hamilton l'avrà ferito nell'orgoglio, ma probabilmente è quello di cui la squadra aveva bisogno per fare quell'ultimo passo - il più importante - verso l'obiettivo dichiarato: vincere il titolo mondiale.
Parliamoci chiaramente, nella testa di Carlos Sainz in questo momento c'è soltanto un pensiero: se ci fosse stato ancora Mattia Binotto (suo grande estimatore), la sua avventura in Ferrari non sarebbe finita.
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