La doppietta ottenuta dalla Ferrari ad Austin ha caricato l’ambiente. Alla vigilia non era certo che la SF-24 sarebbe stata tra le favorite per la vittoria anche in Città del Messico, e invece. La pole position conquistata ieri da Sainz e la quarta posizione di partenza di Leclerc aprono ad un altro scenario interessante, dal momento che in Texas la doppietta è giunta con le due monoposto di Maranello che scattavano proprio dalla seconda fila. Oggi a dividerli ci saranno i contendenti al titolo piloti, Verstappen e Norris.
Lo spettacolo è garantito, ma per poter comprendere su che piano si giocherà la sfida, andiamo a conoscere quali sono i consigli riservati ai team dalla Pirelli in merito alle strategie che si potranno vedere oggi: “In linea di massima la sosta unica dovrebbe rappresentare la via più veloce per completare la gara. Hard e Medium le protagoniste. In questi due giorni abbiamo visto come il livello di graining sia nettamente inferiore al passato, il che favorisce ancora di più la sosta singola”, ha affermato Mario Isola alle colonne dell’azienda.
“La strategia più veloce prevede la partenza con Medium C4 e il passaggio alla Hard C3 fra il giro 25 e il 32. Chi preferirà usare la C3 al via dovrà fermarsi poi fra il giro 36 e il 43 per montare la C4. L’utilizzo della Soft C5 non è del tutto da escludersi: potrebbe rientrare in gioco come opzione iniziale o finale accoppiata alla Hard, oppure come set di partenza per chi azzarderà la doppia sosta per sfruttare al meglio la disponibilità di due set di Medium. Sulla carta la C4 è la mescola più competitiva fra le tre portate in Messico”, ha concluso il direttore motorsport Pirelli.
Il GP del Messico, proprio come affermato dalla Pirelli, non dovrebbe riservare molte sorprese dal punto di vista delle strategie. Una gara che potremmo definire telecomandata. La tattica ad una sosta Medium-Hard, o Hard-Medium che sia, dovrebbe andare per la maggiore. Tuttavia, non è escluso che qualcuno possa tentare una strada diversa per godere di una mescola più fresca nella parte finale di gara.
Lo scorso anno sia Verstappen che Hamilton avevano effettuato molto in anticipo la prima sosta e hanno concluso su due pit stop approfittando della bandiera rossa uscita intorno al giro 32 per montare un nuovo set di Hard e andare fino alla fine. Nell’occasione, chi invece decise di mettere la Media C4 riuscì a completare la gara percorrendoci una distanza complessiva di 37 tornate, più della metà del GP. Per quest’anno la Pirelli evidenzia una riduzione anche del graining, per cui la strategia ad una sosta oltre che ad essere fattibile sembra essere una certezza.
In Messico però la probabilità che possa rendersi necessario un’intervento da parte della Safety Car è sempre dietro l’angolo, per cui, a seconda del momento in cui dovesse verificarsi l’episodio, qualcuno potrebbe approfittarne per ripassare alle Medie, data da Isola come la mescola più performante del weekend. La Soft dovrebbe essere esclusa dai giochi, ma potrebbe risultare utile nel finale in caso di una neutralizzazione a ridosso della bandiera a scacchi. Lo scorso anno fu Norris l’unico ad utilizzare la C5, la montò al via e la sostituì nel corso dell’11° giro per passare alla Hard. Il britannico giunse 5° al traguardo decidendo poi di approfittare della bandiera rossa per montare la gomma Media.
Infine vi diciamo per certo che non vedremo strategie del tipo M-H-H. Se si andasse su due soste si vedrebbero esclusivamente tattiche che coinvolgono l’utilizzo di due set di Medie o tutte e tre le tipologie di pneumatici. Vi diciamo questo perché tutti i piloti hanno già usato il primo set di Hard dei due disponibili durante la prima sessione di prove libere del weekend.
Giro di formazione ore 21:00 italiane.
Foto: Ferrari, foto interne: X, Pirelli
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