La Ferrari è arrivata a Las Vegas con aspettative alte, altissime. Gli uomini vestiti di Rosso - e non - nel paddock ne erano sicuri: sul tracciato del Nevada, un risultato importante è alla portata.
I più ambiziosi puntavano ad una doppietta, che avrebbe riaperto e non poco la lotta al Mondiale Costruttori, specialmente se si considera quanto abbia faticato la McLaren.
Eppure, la squadra guidata da Frédéric Vasseur si è dovuta accontentare di un terzo e quarto posto, dietro una dominante Mercedes. Qual è stato il fattore determinante che ha portato a questo risultato? Vediamolo insieme.
A differenza di quanto visto in tante altre uscite in questo 2024 (come nel Gran Premio d'Italia a Monza, per citarne uno), la Ferrari ha faticato in maniera importante con la gestione delle gomme.
In particolar modo, la criticità da dover controllare nella città degli States era il graining, fenomeno che si verifica quando la superficie esterna degli pneumatici è più calda di quella interna, impattando sulla prestazione.
Viste le bassissime temperature di Las Vegas, la Rossa non è riuscita a gestire tale condizione, specialmente ad inizio gara su gomme medie: Leclerc prima e Sainz poi sono letteralmente crollati, dando a Russell la possibilità di estendere il proprio vantaggio, subendo infine anche la rimonta di un arrembante Lewis Hamilton.
Bisogna ricordare, infine, che i piloti hanno sempre trovato difficoltà ad "accendere la gomma" quest'anno, ma ciò succedeva principalmente in qualifica. Nel weekend appena passato, invece, è successo anche in gara, compromettendo così il risultato alla bandiera a scacchi.
Insomma, la prestazione sorprendente della Mercedes era impronosticabile, ma una cosa è certa: il grande punto di forza della Ferrari è mancato all'appello; e lo ha fatto in un momento fondamentale, ovvero quando c'è un Mondiale Costruttori (che si deciderà punto su punto) in palio.
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