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22/03/2025 09:45:00

Ferrari, Vasseur: «Siamo in lotta, Gara? Degrado sarà cruciale». E parla del set-up...


News di Alessio Ciancola

L'obiettivo che la Ferrari si era posta per il GP di Cina era stato centrato, almeno fino all'inizio della qualifica allo Shanghai International Circuit. La Scuderia, infatti, era alla ricerca di risposte sul valore della propria monoposto dopo il negativo GP d'Australia che aveva fatto crollare, dopo un inverno di positività, la Rossa nel ruolo di quinta forza in campo. Un avvio da dimenticare che aveva travolto il Cavallino, alle prese con una SF-25 lenta e difficile da guidare: un quadro troppo brutto per essere vero. Il tutto, logicamente, pareva assai duro da accettare, rendendo imperativo capire se il tutto fosse dovuto ad errate scelte di assetto o a problemi radicati nel progetto. Un momento che aveva scatenato diverse domande a cui la Scuderia cercava risposte, fiduciosa però di non aver ancora sbloccato tutto il potenziale della vettura ed espresso il vero valore.

Risposte ok, fino alla Sprint...

Tornato in pista, il team italiano aveva trovato, fino alla Sprint Race, le risposte desiderate: dalle FP1, infatti, la SF-25 era tornata veloce, bilanciata e capace di dare ai piloti il feeling giusto per spingere ed estrarre la prestazione di primo livello. O almeno a Lewis Hamilton, apparso in forma, poleman nella Sprint pole con un giro perfetto, oltre i limiti della macchina. Un ottima prestazione che è stata ripetuta dal sette volte iridato anche nella garetta, dove con una magistrale gestione delle gomme, il Sir Lewis ha vinto la sua prima gara breve in carriera. Una vittoria Sprint che è stata la prima anche nella storia della Ferrari. Purtroppo però, tale stato di forma non è stato mantenuto dal Cavallino durante la qualifica vera e propria dove, forse a causa del l'innalzamento delle temperature o di alcune scelte di assetto effettuate, la SF-25 è tornata a faricare, rivelandosi la quarta forza in campo alle spalle delle due McLaren, della Mercedes di Russell e della Red Bull di Verstappen.

Vasseur resta ottimista

Una sessione che i piloti della Rossa hanno chiuso al quinto posto con Lewis Hamilton e al sesto con Charles Leclerc, chiamati ad una gara di rimonta che, con il passo mostrato nella Sprint Race potrebbe rivelarsi possibile, oppure estremamente complessa date le prestazioni della qualifica. Una sessione complicata che, ai microfoni di Sky Sport F1, è stata commentata dal team principal della Ferrari, Frédéric Vasseur. Il francese ha ammesso come la SF-25 abbia mostrato il passo, rammaricandosi per la fatica fatta nel Q2.

"Siamo tutti vicini, tutti potevamo fare un lavoro migliore. Abbiamo faticato in Q2, ma nel Q3 abbiamo fatto un grande step. Partivamo troppo indietro. È un peccato, non abbiamo ottimizzato tutto ma abbiamo il passo e siamo in lotta. Domani sarà lunga, ci sarà tanto degrado da controllare".

Prima di congedarsi, l'ex Sauber ha evitato domande sulle modifiche di assetto effettuate sulla vettura, per poi parlare della gara di domani e di quella che secondo lui sarà la chiave per un risultato positivo.

"Non entrerò in questo campo, ci sarebbero troppe voci. Nell Sprint c'è stato molto più degrado del previsto. Domani la gara si giocherà su quello più che sulla velocità. Parlando delle pressioni non ci sono state conseguenze, non abbiamo avuto problemi. Ripeto, partivamo troppo indietro nel Q2 e abbiamo faticato. Siamo tornati troppo tardi nel Q3. Ma è stara dura per tutti, la situazione varia davvero velocemente e sarà una chiave per l'intera stagione".

Foto copertina www.ferrari.com

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