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27/05/2025 13:00:00

Monaco e la regola dei due pit stop: tanto rumore per nulla


Articolo di Fabrizio Parascandolo
L'edizione del 2025 del Gran Premio di Monaco ha visto la Formula 1 introdurre una nuova regola, quella di effettuare due pit stop. Lo scopo di "animare" lo spettacolo è stato raggiunto?

Alla vigilia del weekend di Monaco, sia i membri delle squadre che i giornalisti hanno discusso lungamente sulla grande novità: i due pit stop obbligatori.

Addirittura la Pirelli ha pubblicato, al posto delle consuete tre strategie più veloci previste per la gara, una foto che recitava "Tutto può succedere".

Con il senno di poi, possiamo dire che non sia successo nulla...

Monaco sarà sempre Monaco...

Sia chiaro: è vero che c'erano circa venti scenari diversi per il GP. Eppure, in fin dei conti, abbiamo visto la Monaco che conosciamo.

L'introduzione delle due soste ai box obbligatorie ha aggiunto qualcosa alla corsa? Realisticamente no, se non il renderla più veloce.

Abbiamo visto gli stessi giochi di squadra che vediamo da anni? Sì. Abbiamo visto qualche sorpasso in più rispetto alle scorse edizioni? No.

Lo spettacolo, complessivamente, è stato più godibile? La risposta è soggettiva, ma c'è stata senza dubbio tanta confusione, in particolar modo quando alcuni piloti avevano già effettuato due pit stop ed altri erano ancora a quota zero.

Insomma, per quanto il tentativo di fare qualcosa di diverso è stato apprezzabile, la sensazione è che non abbia soddisfatto le aspettative. Forse erano le aspettative stesse troppo alte, dato che le gare di Monaco sono sempre state poco avvincenti - dal punto di vista dei sorpassi in pista - negli ultimi anni.

Però così si corre un grosso rischio...

...Ma si può fare qualcosa per non perderla?

Il GP di Monaco ha un contratto con la Formula 1 fino al 2031, e resta assolutamente spettacolare come circuito, specialmente nei giri di qualifica.

Nonostante sia un evento che i piloti hanno particolarmente a cuore, sono sempre di più gli appassionati che si lamentano di delle gare definite "soporifere".

Tuttavia, la domanda sorge spontanea: esiste una soluzione definitiva per mettere Montecarlo nelle condizioni di far vivere agli spettatori una gara con più sorpassi? Ridurre la grandezza delle monoposto, ad esempio, funzionerebbe davvero? Probabilmente no, basti pensare alle gare di F2 e F3.

La verità è che Monaco è sempre stata - e realisticamente sempre sarà - questa: una location mozzafiato, una pista su cui è affascinante vedere i piloti spingere al limite, ma non una corsa avvincente. Chissà se ciò basterà per mantenere il proprio posto sul calendario...

 

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