Attorno al maestoso toro che domina il Red Bull Ring, le forze in campo tornano al punto di partenza, con il duo McLaren che lascia gli avversari con tanti dubbi e poche certezze. È il momento delle valutazioni, dei pensieri più sinceri e di cosa ci ha lasciato l'undicesimo round del calendario di Formula 1.
Iniziamo dall’uomo del barbecue, Carlos Sainz (3): fregato dalla sua FW47, lo spagnolo non riesce neanche a partire dalla propria casella per il giro di formazione. Grazie a una spinta da parte dei marshall riesce a recarsi in pit-lane, dove il retrotreno inizia a bruciare. Austria in fumo per Carlitos, esattamente come successo nel 2022 con la Ferrari, che evidentemente eviterà inviti a grigliate per molto tempo.
Ancor più drammatica la faccenda per il suo compagno di squadra. Albon (3) è stato costretto al ritiro per l’ennesimo problema tecnico, lasciando la sesta posizione. In Williams sta andando tutto a fuoco: Silverstone aiuterà a domarlo?
Proseguiamo col ritrovato Lando Norris (10): era chiamato a dimenticare la faccenda di Montreal, e da venerdì non ha lasciato scampo a nessuno. Un weekend da incorniciare per il britannico, che si reca verso casa con un grande sorriso in volto.
Passiamo al buon Piastri (8), più felice di Norris appena sceso dall’abitacolo, ma senza vittoria in tasca. Il nostro Iceman 2.0 non riesce a costruire il colpaccio, restando alle spalle del compagno di squadra. La solidità non manca, i punti in tasca continuano ad arrivare, ma quel pepe in più quando serve, non guasterebbe.
Continuiamo con i primi degli altri, il duo Ferrari. Sopra ogni aspettativa, Leclerc e Hamilton battono di gran lunga la concorrenza, riuscendo a chiudere rispettivamente in terza e quarta posizione. Il fondo nuovo non ha di certo fatto miracoli, ma ha risposto bene tra le curve del Red Bull Ring, rendendo la Rossa "la prima degli umani".
Per Silverstone si prevedono bocconi amari vista la configurazione del tracciato, ma chissà: i miracoli possono sempre essere dietro l’angolo.
Fuori da giochi il buon Verstappen (3), preso da Antonelli (3) al primo giro. Nessuna sfuriata dell’olandese nei confronti dell’italiano , sintomo non solo del grande rispetto che nutre per il buon Kimi, ma di come di questo mondiale, non gliene freghi più nulla. Restando in zona Mercedes, Russell (6) fa il suo, non riuscendo a replicare il successo del Canada. Adesso si vola verso Silverstone, sua gara di casa. Ciò che ci domandiamo tutti è: ma sto contratto sa da fare oppure no? Nel dubbio questo siparietto è diventato una vera soap opera, che sta rubando la scena (e non poco) al film uscito al cinema col grande Brad Pitt.
È il turno del MVP di giornata, Gabriel Bortoleto (10): weekend perfetto per il brasiliano, che sale per la prima volta in Q3, riesce a conquistare i primi punti e soprattutto a collezionare sorpassi da vero esperto. I complimenti da parte del buon Fernando non sono dovuti solo per il suo ruolo di mentore: il ragazzino sta crescendo molto bene e noi non possiamo che esserne solo felici. Doppi punti per la Sauber, con super Hulk (10)che da ultimo risale fino in ottava posizione.
Grande nota di merito anche per il buon Lawson (9), che lascia alla spalle l’incubo Red Bull e torna a splendere nella calda Stiria. Bene anche Alonso e Ocon (8), punte di successo nei loro rispettivi team. Chi rimpiange Faenza è il povero Tsunoda (3), sempre più lontano dalle posizioni che contano. Ma questa Red Bull può davvero continuare a lavorare su una sola monoposto? A sto punto è meglio far scendere solo con Max in pista. Nulla da rilevante su Alpine (3): SOS Disperazione is the new motto.
E adesso si vola verso il regno della Formula 1, la storica e iconica Silverstone: pista dei grandi successi e dalle sfide mozzafiato. Il suo tempo instabile rende sempre il weekend meno scontato che mai: cosa succederà in questa edizione? Non ci resta che attendere solo sei giorni per scoprirlo. Ci risentiamo la prossima settimana miei cari!
Foto interna x.com
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