Intelligenza, duro lavoro e un ambiente sano, metodico e sereno: è questa forse la più grande forza della McLaren da due anni a questa parte. Nessun passo falso, nessun aggiornamento azzardato, nessuna crisi di identità tecnica: il team lavora in modo costante e razionale, migliorando ad ogni step, adattandosi perfettamente alle condizioni regolamentari, schivando agevolmente anche le minacce delle nuove direttive tecniche che avrebbero potuto colpirla.
Nonostante la posizione dominante e un rivoluzionario 2026 in arrivo, la McLaren non ha cessato lo sviluppo della vettura attuale. A Silverstone è stato testato un nuovo fondo, pensato per ottimizzare ulteriormente le performance della MCL39. Una prova limitata al primo turno di libere, come fatto in passato dal team, utile per raccogliere dati in vista delle prossime gare. Un approccio intelligente che sacrifica una sessione per effettuare test in pista in considerazione delle limitazioni in galleria del vento, ma fattibile solo grazie alla grande capacità e velocità dei tecnici nel trovare poi il giusto setup nelle sessioni rimanenti. A confermare l’esito positivo dei test dell'ultimo aggiornamento è stato il team principal Andrea Stella:
“Il piano è sempre stato quello di usare le FP1 come banco di prova. Per il nuovo fondo volevamo un primo riscontro su questa specifica, perché la prossima gara è un evento Sprint e lì è più difficile introdurre un aggiornamento e fare confronti adeguati. In realtà siamo piuttosto soddisfatti di quanto visto. Tutti gli indizi ci portano a introdurre questo fondo nei prossimi appuntamenti.”
Il nuovo pacchetto, introdotto progressivamente a partire dal Gp d'Austria, includeva anche una nuova versione della sospensione anteriore che sembra aver aiutato Lando Norris a trovare maggiore confidenza in qualifica, suo punto debole quest’anno rispetto a un Oscar Piastri sorprendentemente solido e regolare. I due compagni sono separati da appena otto punti in classifica, e sono entrambi nettamente davanti a Verstappen, terzo con 69 punti di ritardo. In questo senso il Mondiale piloti sarà una lotta a due probabilmente in bilico fino all'ultima gara.
Situazione diversa per quanto riguarda il Mondiale in cui il dominio tecnico McLaren ha già scavato un solco di 238 punti sulla prima inseguitrice (la Ferrari). Ma a Woking non intendono abbassare la guardia:
“La performance vista in Canada lo dimostra: basta un piccolo errore e non vinci più. Vincere non è mai scontato, è qualcosa che devi guadagnarti con la preparazione e con il lavoro sul campo.”, ha dichiarato recentemente Andrea Stella.
Ed è proprio il metodo McLaren a fare la differenza. In un sistema come quello attuale, dove i team in testa ricevono il minor tempo a disposizione per testare i componenti in galleria del vento e al CFD a causa delle regole ATR, il team di Woking sta dimostrando un’efficienza fuori dal comune.
“La nostra strategia per la seconda parte della stagione è semplice: continuare a fare ciò che stiamo facendo. Non solo per ottenere gli stessi risultati, ma con la stessa determinazione. La missione è massimizzare il nostro potenziale, continuare a vincere e regalare emozioni ai nostri tifosi.”
Un approccio che ricorda quanto la Formula 1 non sia solo tecnologia o talento, ma anche cultura del lavoro, resilienza e visione. E la McLaren, oggi, ne è la miglior dimostrazione.
Leggi anche: McLaren e i suoi «talenti diversi»: due modi di sentire e vincere con la stessa vettura
Leggi anche: Norris si prende tutto il merito: «Sospensione? Impegno più importante delle modifiche»
Leggi anche: McLaren divertita dalla lotta tra Norris e Piastri, Brown: «Pretendono una sola cosa da noi»