Carlos Sainz sognava forse una storia diversa in Williams. Lo spagnolo aveva scelto proprio il team di Grove tra i vari "pretendenti" con l'idea di aiutare la squadra a rialzarsi, a trovare l'antico splendore; tuttavia, la sfida si sta facendo più difficile del previsto. Al momento si trova 15esimo in classifica costruttori, con 33 punti di meno rispetto ad Alexander Albon. Le eliminazioni in Q1 sono frequenti, anche se poi riesce a recuperare in gara, sebbene spesso si trovi a lottare con la macchina.
Il limite più grande della Williams era proprio quello che Sainz è tenuto a colmare: la mancanza di budget e di tecnologia all'avanguardia. "Il carico di lavoro è più alto rispetto a qualsiasi altro team in cui sono stato, perché ci sono molti elementi mancanti. Per molte cose servono ancora i piloti: per esempio, al simulatore non abbiamo un set up come in Ferrari, tra le riserve e altri aiuti. Ci viene chiesto molto tempo, ma io sono qui per questo. Mi piace questa sfida e non vedo l'ora di sapere cosa ci riserverà il futuro. So che i risultati arriveranno, anche se non saprei dire quando", ha spiegato il numero 55 ai media. "Se riuscissimo a mettere insieme i pezzi, sia io che Alex potremmo essere nella top 10, ma le esecuzioni non sono ancora perfette, ci sono weekend di alti e bassi".
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