Sembra proprio che per Sebastian Vettel non sia previsto un futuro lontano dalla Formula 1, e questo nonostante le sue continue dichiarazioni in senso opposto. In queste settimane il suo nome è emerso nuovamente per due potenziali posizioni di grande rilievo: la presidenza della FIA e un possibile ruolo da consulente per la Red Bull, in sostituzione di Helmut Marko ormai prossimo alla pensione considerando i suoi 82 anni.
Ross Brawn, ex direttore tecnico della Ferrari nell'era d'oro di Schumacher, titolare dell'omonima scuderia Campione del Mondo 2009, e figura ovviamente autorevole e rispettata nella storia della Formula 1, ha individuato in Sebastian Vettel un candidato ideale per la presidenza della FIA, che da qualche giorno ha ufficialemente aperto la fase di candidatura per le prossime elezioni.
Brawn ritiene che il quattro volte campione del mondo disponga del carisma, dell'esperienza e della credibilità necessarie per guidare l'organo di governo del motorsport. Tuttavia, Vettel stesso ha smorzato le aspettative, affermando ad Auto Motor und Sport:
“Dal punto di vista della F1 si vede solo una parte delle responsabilità. Qualcosa so, ma non abbastanza. Ora come ora sarebbe azzardato dire di potermi candidare”.
Vettel ha evidenziato che il ruolo richiede una comprensione approfondita di tutte le discipline motoristiche e delle dinamiche politiche all'interno della FIA, riconoscendo di non essere ancora preparato per un incarico così impegnativo. Tuttavia, non ha escluso completamente questa possibilità, lasciando aperta l'idea di considerarla in futuro. Da pilota ha dimostrato di avere la forza per opporsi alle regole imposte dalla FIA, diventare Presidente vorrebbe dire avere le possibilità di cambiare le cose.
Allo stesso tempo, prende sempre più forma l’idea di un ritorno di Vettel in Red Bull, ma non al volante della monoposto. Con Helmut Marko prossimo alla pensione, il team di Milton Keynes sta considerando il profilo del campione tedesco come candidato per ricoprire il ruolo di consulente per il motorsport. Vettel ha ammesso di essere in contatto con Marko e di aver affrontato il tema, anche se solo in maniera informale:
“Ci sentiamo regolarmente, anche su questo argomento. Non è ancora qualcosa di concreto, ma è una possibilità”.
Anche Max Verstappen ha manifestato il suo appoggio all'ipotesi di un ritorno di Vettel, valorizzando il rapporto storico tra il pilota e la scuderia.
Da parte sua, Vettel ha spesso messo in evidenza il suo interesse per l'aspetto psicologico delle competizioni, sottolineando come il sostegno mentale rivolto ai giovani piloti sia spesso prioritario rispetto ai tradizionali consigli tecnici. In tale prospettiva, il suo possibile futuro potrebbe orientarsi verso un ruolo di mentore, più che quello di stratega, accompagnando i talenti emergenti nel loro percorso di crescita sia dentro che fuori dalla pista.
Una cosa è certa: che si tratti di un ritorno in Red Bull come mentore o di un ruolo istituzionale alla guida del motorsport, Vettel ha ancora molto da offrire.
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