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27/07/2025 22:00:00

Oscar Piastri: anatomia di un futuro Campione del Mondo


Commento di Martina Luraghi

Il weekend del Gran Premio del Belgio si è chiuso con la vittoria - la sesta stagionale - di Oscar Piastri che non solo aggancia Lando Norris a quota 8 successi complessivi in carriera ma, inoltre, mette altri punti tra sé e il compagno di squadra: sono infatti 16 le lunghezze di vantaggio con le quali l'australiano si presenterà in Ungheria la prossima settimana.

La sliding door della gara è arrivata poco dopo la partenza lanciata, quando Piastri - sfruttando un'uscita non perfetta di Norris alla Source - è riuscito a portare molta più velocità rispetto alla McLaren numero 4 nella zona di Eau Rouge-Raidillon, per poi concretizzare il sorpasso sul rettilieno del Kemmel dove nella giornata di ieri aveva subito l'attacco di Max Verstappen, risultato poi decisivo per la vittoria della Sprint da parte del pilota olandese. Sbagliando s'impara.

Laureato a pieni voti

Da lì in avanti il nativo di Melbourne è stato completamente in controllo della gara, grazie ad un'ottima gestione complessiva che gli ha permesso di arrivare alla bandiera a scacchi senza particolari preoccupazioni. Nemmeno il frenetico tentativo di rimonta da parte di Norris ha impensierito l'#81, anche se il britannico non ha mai dato realmente la sensazione di poter tornare in lotta per la vittoria visto che nei momenti cruciali ha commesso più di una sbavatura.

È proprio qui che si trova la sostanziale differenza tra i due che ancora oggi continua a stupire: nonostante Norris abbia alle spalle 89 Gran Premi in più rispetto a Piastri, è proprio il pilota di Bristol ad essere maggiormente incline all'errore. Dall'altra parte del box, invece, a regnare sovrana è la costanza di rendimento che anche nel corso di questo weekend ha permesso all'attuale leader del Mondiale di fare la differenza, a cominciare dalla pole position di venerdì, conquistata con ben sei decimi di vantaggio su chi guida la medesima vettura.

Prossima tappa l'Hungaroring, terra in cui un anno fa proprio Oscar ottenne la sua prima vittoria in Formula 1 tra le polemiche in seguito al team order impartito a Lando, chiamato a restituire la posizione. A distanza di dodici mesi i due arrivano ora a Budapest con una quantità di pressione triplicata da una lotta Mondiale intensa che riserverà una tregua solo durante le tre settimane di pausa estiva che precederanno la ripresa a Zandvoort.

Foto copertina pbs.twimg.com

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