La sosta incriminata: sembrerebbe che Lando Norris abbia perso le sue chance di vittoria non solo per i suoi errori in pista ( il primo alla partenza lanciata e gli altri nel corso della rimonta su Piastri) ma anche per il pit-stop. Secondo il britannico, se la chiamata ai box fosse arrivata prima, sarebbe riuscito non solo a ridurre il gap con Piastri ma persino a stargli davanti. Tuttavia, anticipare la concorrenza e montare per primo le gomme slick era una mossa rischiosa vista la posizione che occupava (la 2°). Solo Lewis Hamilton ha deciso di compierla, riuscendo a recuperare ben 11 posizioni. 

"Devo chiedere alla squadra. È dura perché si perde anche un bel po' di tempo facendo così. Per noi è stata una decisione tardiva quella di fermarci ai box in quel giro. Penso che se ripensassimo a quel momento, probabilmente ci saremmo rimproverati un po' per essere rimasti fuori così a lungo" ha ammesso nel post gara - "Credo che ci fossero sufficienti prove del fatto che avremmo dovuto fermarci presto, ma nessuno lo ha fatto così presto"

Imprese impossibili

La sua delusione era più che visibile:  "Per me è stato più doloroso che Oscar abbia fatto il giro buono, ho dovuto fare un giro in più, così va la vita". Nel corso dell'intervista, il britannico ha svelato che è stato il suo ingegnere di gara Will Joseph a decidere di montargli un set di gomme dure rispetto alle medie di Piastri: "Will mi ha chiesto se volevo le gomme dure e ho detto di sì. Questo è stato tutto. Non sapevo nemmeno che Oscar usasse le medie, a dire il vero, questo non ha influenzato la mia decisione"

"Pensavo che la gomma dura sarebbe stata leggermente migliore verso la fine, un po' più difficile da riscaldare e forse i primi giri sarebbero stati un po' più impegnativi, e credo che lo siano stati. Negli ultimi giri, ho avuto un vantaggio in termini di grip. Ma non è stato un pit stop eccezionale. Sono stato il secondo a fermarmi, credo di aver perso otto o nove secondi solo per essere arrivato secondo ai box. Raggiungere Oscar da quel distacco è un'impresa notevole. Ci ho provato, ma non abbastanza vicino" ha concluso.

Con l'ultima gara (che anticipa la pausa estiva) in arrivo, Norris sarà alla ricerca del riscatto tra le curve di Budapest, circuito apprezzatissimo dal britannico. Non ci resta che attendere qualche giorno per scoprire che weekend sarà per la McLaren e soprattutto per il #4. 

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