Leo Turrini ha commentato il Gran Premio d'Ungheria sul proprio blog Profondo Rosso ed alla trasmissione Sky Race Anatomy.
Questa l'analisi del giornalista: "Il problema della Ferrari, riassumendo tutto quello che è successo, è che non è mai la volta buona. Succede sempre qualcosa.
"Questa volta Leclerc, che aveva ottenuto, non dimentichiamolo, una pole straordinaria, era partito bene. Aveva anche preso un po' di vantaggio su Piastri e poi alla fine, com'è o come non è, arrivi quarto, beccando anche una penalità di 5 secondi, perché poveretto ha corso anche oltre il limite per cercare di salvare il podio. Una delusione tremenda.
"Un’altra pole di Carletto, un’altra sconfitta per la Ferrari. Occhio ai numeri: delle 27 pole ottenute, Leclerc ne ha finalizzate con la vittoria appena 5. La sua percentuale di pole senza vittorie supera l’ottanta per cento: è la terza più alta dopo quelle del mio amico Arnoux e di David Coulthard. I successi del monegasco Charles rimangono 8. Otto, una cifra che non rende giustizia alla classe del pilota.
"Parto dalle statistiche per chiarire che qui e ora interessa fino ad un certo punto se, come da versione ufficiale, sia stato il plank consumato a demolire le speranze del Cavallino. Qualunque sia la ragione, c’è una tendenza che è indice di una fragilità cui non si riesce a porre rimedio.
"Non ha torto il neo confermato Fred Vasseur [team principal, ndr] quando sostiene che nella F1 del presente è fondamentale riuscire a mettere tutto insieme. Evidentemente ancora non ci siamo", ha concluso un affranto Turrini.
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