Alla McLaren (non) piace vincere facile
Con il successo di Lando Norris al Gran Premio d'Ungheria, la McLaren ha raggiunto quota 200 vittorie in Formula 1. Eppure, sembrerebbe che il team di Woking non voglia vincere facile, nonostante disponga di una macchina dominante...

04/08/2025 20:00:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Il 2025 della McLaren è stato senza dubbio fantastico sin qui: 11 vittorie, 8 pole position, 24 podi ed un vantaggio di 299 punti sulla seconda squadra - ovvero la Ferrari - nel Mondiale Costruttori.

Vista la netta superiorità tecnica, sarebbe lecito affermare che il team di Woking stia vincendo con facilità. Eppure, talvolta sembra quasi che la scuderia si complichi la vita da sola...

La paradossale domenica di Lando Norris

Oscar Piastri e Lando Norris si sono qualificati rispettivamente in seconda e terza posizione per il Gran Premio d'Ungheria.

Allo spegnimento dei semafori, in maniera inspiegabile, il britannico è stato sorpassato dalla Mercedes di Russell e dall'Aston Martin di Alonso.

A quel punto, la sua corsa per la vittoria appariva ormai compromessa, fin quando la sua parte del muretto box si è "inventata" una strategia ad un singolo pit stop.

Strategia che, con il senno di poi, si è rivelata per l'appunto vincente, dato che Piastri non è riuscito in alcun modo a superare il proprio compagno di squadra nel finale, pur arrivando a centimetri dal causare un incidente e rovinare la gara di entrambi. 

Alla McLaren (non) piace vincere facile

D'altronde, è ben noto che il circuito del Hungaroring non favorisce particolarmente i sorpassi: è stato proprio questo il motivo per cui Norris ha dovuto fare qualcosa di diverso per puntare al successo.

Paradossalmente, la sua terribile decisione di scegliere la traiettoria interna a curva 1 ha costretto i suoi ingegneri a trovare una soluzione. Soluzione che, però, non è stata minimamente proposta all'altro pilota del team.

Il grande lusso della McLaren

In Ungheria, oggettivamente, la squadra guidata da Andrea Stella (team principal) e Zak Brown (amministratore delegato) si è mostrata disunita. O meglio, ha dimostrato di non mettere Piastri e Norris nelle stesse condizioni.

Considerando che ormai il Mondiale Piloti si deciderà in casa McLaren, la scuderia stessa si è divisa in due fazioni. È proprio questo il lusso che il team di Woking può permettersi, visto il vantaggio abissale in classifica Costruttori: invece di dare indicazioni comuni e vincere facile ogni domenica, può lasciare combattere Piastri e Norris liberamente, a tal punto da rischiare che entrino in collisione e si ritirino dalla gara.

Un ultimo appunto (rivolto a Ferrari, Red Bull e Mercedes): gli appassionati devono ringraziare che ad avere la monoposto dominante sia un team i cui due piloti sono estremamente competitivi tra loro, altrimenti entrambi i campionati sarebbero già finiti da mesi.

 

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