Charles Leclerc ha vissuto un frustrante Gran Premio d'Ungheria, a causa di un misterioso problema. Il monegasco, partito dalla pole postion, ha tagliato il traguardo al quarto posto.
Ripercorriamo insieme tutte le comunicazioni radio, avvenute durante la gara, con il proprio ingegnere di pista Bryan Bozzi.
Nelle fasi iniziali della corsa, Leclerc si è lamentato di alcuni engine cut, ovvero dei momenti di "assenza" da parte del motore.
Una volta rientrato quell'allarme, che di fatto non ha avuto un impatto sul risultato finale, Charles ha affermato: "Sento quello di cui abbiamo parlato prima della gara. Dobbiamo discutere di queste cose prima di farle".
Successivamente, ha proseguito dicendo: "Perderemo questa gara per questa cosa, stiamo perdendo tantissimo tempo".
Infine, dopo aver effettuato il secondo pit stop e perso qualsiasi tipo di prestazione, si è sfogato così: "Questo è incredibilmente frustrante. Abbiamo perso tutta la competitività. Dovete ascoltarmi, avrei trovato un altro modo di gestire questi problemi. Ora la macchina è inguidabile, inguidabile. Arrivare sul podio sarebbe un miracolo".
Il miracolo, alla fine, non è riuscito a Leclerc, che ha concluso il Gran Premio d'Ungheria in quarta posizione, alle spalle delle due McLaren - di Norris e Piastri - e della Mercedes di Russell.
Resta, però, il mistero attorno alla Ferrari SF-25 numero 16 ed al fantomatico problema che ha tormentato il monegasco in gara.
Diverse sono le teorie a riguardo: un danno al telaio, differente pressione delle gomme o elevata usura del plank; senza escludere la possibilità che siano interconnesse tra loro. Una cosa, però, è certa: considerando lo scenario, Leclerc è stato fin troppo buono ad usare l'aggettivo "frustrante".
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