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Max Verstappen negli ultimi anni ha vinto ben 4 titoli mondiali, battendo molti dei record della Formula 1. Le prestazioni dei suoi compagni di squadra, tuttavia, non sono nemmeno lontanamente paragonabili a quelle dell’olandese.
La grande disparità nei risultati ha alimentato molte chiacchiere nel paddock, tanto da ipotizzare che la Red Bull avesse lavorato su due vetture differenti, di cui una fatta su misura per Max.
L’olandese ha risposto in questo modo: "Mi adatto a quello che ho. Non è ciò che mi piace, è solo ciò che ho a disposizione", ha ammesso in un’intervista sul canale YouTube Ford Performance.
"Quindi devo cercare di guidare così perché è il modo più veloce per girare in pista, ma non è quello che personalmente preferirei. Vorrei delle componenti diverse per la macchina” continua.
Il direttore tecnico della Red Bull, Pierre Waché, ha dichiarato: “Non era nostra intenzione sviluppare la RB20 specificamente per Max. Ma come pilota, lui riesce a gestire un bilanciamento meno connesso”.
Alexander Albon ha avuto la possibilità (anche se breve) di guidare per la Red Bull nelle stagioni 2019-2020, ed ha dichiarato: “Tutti hanno uno stile di guida, direi che il mio è un po’ più fluido, mi piace una macchina che abbia un buon grip sull’anteriore, quindi abbastanza reattiva, abbastanza diretta. Anche Max la pensa così, ma il suo livello di reattività e immediatezza è di un altro pianeta: è incredibilmente preciso”.
“Per far capire un po’ cosa possa significare: se alzi al massimo la sensibilità del mouse in un videogioco e lo muovi, questo va a scatti da una parte all’altra dello schermo, è un po’ quella la sensazione. Diventa così reattivo che ti mette un po’ di tensione.”
Verstappen è consapevole della propria precisione, difatti si definisce un “perfezionista”.
“Non lo faccio per mostrare alla gente di cosa sono capace", ha sottolineato. "Lo faccio perché voglio migliorarmi sempre. Sono piuttosto perfezionista, vado abbastanza bene, ma (per me) non è mai sufficiente”.
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