La Red Bull, nella giornata di ieri, ha concluso definitivamente ogni rapporto con Christian Horner (leggi qui). Sei titoli costruttori e otto titoli piloti in quasi 21 anni di attività. Un palmares difficile da eguagliare per chiunque prenda il suo posto.
Con la notizia di ieri, Christian Horner è uscito definitivamente di scena e, raggiunto dai microfoni di ‘F1 Destinations’ , l’ex Patron della Formula 1, Bernie Ecclestone, ha voluto dire la sua opinione in merito al tanto discusso licenziamento avvenuto lo scorso 9 luglio nelle giornate successive al GP di Gran Bretagna.
“Dopo la morte del fondatore della Red Bull, Dietrich Mateschitz, le persone all’interno della Red Bull avevano idee di leadership che non erano favorevoli a Christian Horner”, ha riferito Ecclestone secondo ‘Crash.net’. “Ha fatto un ottimo lavoro, ma veniva visto come Max Verstappen, una personalità senza un numero due accanto a lui”.
“Non puoi criticare qualcuno che vince gare e campionati, però il team ha creato un piano B nel caso in cui le cose si fossero messe male con Christian o Max”. L'errore della Red Bull, secondo Ecclestone, e più nel dettaglio di Christian Horner, è che ha creato una squadra fatta troppo su misura per un pilota.
Quando fai questo, le performance sono sbilanciate enormemente verso una sola parte dei box, con il team che ne risente poi enormemente. “Questo accade quando ti innamori troppo di un pilota e poi ovviamente nascono dei problemi. Avere due piloti più o meno alla pari è sempre positivo. Basta guardare cosa sta accadendo in McLaren”, ha concluso Bernie Ecclestone.
Circostanze che poi hanno portato allo scenario che siamo qui a raccontarvi. Horner è stato spogliato da ogni carica e Mekies è diventato il nuovo team principal. Solo il tempo dirà verso quale direzione porteranno le scelte fatte dal management austriaco.
Foto: Red Bull Racing
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