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19/09/2025 15:50:00

GP Azerbaijan - Anteprima tecnica e immagini dalla pitlane: la Ferrari e la Mercedes a Baku


Gran Premio di Daniele Muscarella

Il Gran Premio di Azerbaijan 2025 presenta come sempre una sfida tecnica d'eccezione, per le insidie di uno dei più anomali circuiti cittadini in calendario. Lungo oltre 6 chilometri, il tracciato azero alterna, presenta tutte le caratteristiche di un circuito start and stop, con curve a 90 gradi e sezioni strettissime simili a quelle di Montecarlo, ma anche lunghissimi rettilinei dove le monoposto possono raggiungere velocità maddime superiori ai 360 km/h. Questo particolare mix porterà i team a trovare un compromesso aerodinamico complicato, alla ricerca di trazione e carico nei tratti lenti e velocità massima nei rettilinei, per difendersi o attaccare in quelli che sono gli unici punti di sorpasso.

Per l'occasione la Pirelli ha scelto la gamma più morbida disponibile nel 2025: C6 come Soft, C5 Medium e C4 Hard. Rispetto alla selezione 2024, questa decisione apre alla concreta possibilità di una strategia a due soste, considerando che la nuova generazione di mescole soffre meno di graining e garantisce un degrado più controllabile. I team hanno inoltre lavorato moltissimo sulla gestione delle gomme, e difficilmente vedremo una grande varietà di strategie. Tutto dipenderà da come evolveranno le condizioni della pista e dalle eventuali interruzioni di gara.

La gestione delle gomme e delle strategie potrebbe essere secondaria rispetto a un altro aspetto fondamentale da valutare a Baku: l'eccezionale stress a cui sono sottoposti i freni. In base alle analisi pubblicate da Brembo, il circuito azero è altamente impegnativo per l'impianto frenante e per i piloti che devono affrontare 12 frenate al giro, quasi 20 secondi complessivi, 7 delle quali particolarmente difficili. La più severa è la numero 1, dove le monoposto passano da 329 a 119 km/h in appena 108 metri, con una decelerazione di 5g e un carico di 176 chilogrammi sul pedale del freno.

Infine, non va sottovalutato il fattore Safety Car, sempre presente a Baku a causa dei margini ridottissimi d'errore: una variabile che potrebbe rimescolare le carte sia in qualifica che in gara. Sarà quindi cruciale per i team impostare assetti bilanciati e piani strategici flessibili, pronti a reagire a qualsiasi evenienza in una delle piste più insidiose e imprevedibili della stagione.

Vediamo quindi come le scuderie si sono preparate alla sfida di Baku, e quali sono le scelte di setup adottate.

 

GP Azerbaijan: confronto setup e ali posteriori

I primi riscontri ci arrivano grazie al sempre puntualissimo report Albert Fabrega, che ha pubblicato le immagini di confronto delle ali posteriori delle monoposto, utili per comprendere qual'è il compromesso scelto dai vari team tra l'alta velocità richiesta nei lunghi rettilinei e la deportanza necessaria nei tratti lenti. 

Come potevamo aspettarci le configurazioni scelte sono da medio basso carico, soprattutto sul profilo principale, comunque più marcato rispetto a Monza. Quello che cambia molto è invece il profilo mobile, molto più inclinato e grande rispetto a quelli utilizzati in Italia. Il motivo è semplice: con DRS aperto il profilo mobile si azzera e garantisce la massima velocità, nel resto del tracciato è invece chiuso per dare aderenza e stabilità.

 

La McLaren a Baku

La McLaren, insieme ad Alpine, hanno scelto le soluzioni con meno carico, per raggiungere comunque velocità massime elevate, evidentemente preoccupate la prima dal grande carico intrinseco della monoposto, e l'altra dalla minor potenza della power unit Renault, accreditata di circa 20CV in meno delle altre.


La Williams a Baku

Anche per la Williams il circuito di Baku rappresenta una buona occasione. Come McLaren ed Alpine la configurazione scelta è da bassissimo carico per il profilo principale.


La Mercedes a Baku


L'Aston Martin a Baku


La Ferrari a Baku

La Ferrari è l'unica tra le big ad utilizzare un profilo mobile sagommato al centro per avere meno resistenza all'avanzamento, evidentemente sicura di trovare deportanza da fondo e aderenza dal setup meccanico. Baku è un circuito della categoria "stop and go", che in teoria dovrebbe favorire le caratteristiche della Ferrari SF-25 e della Mercedes W16 ed esaltare meno le doti della straordinaria McLaren MCL39.

Articolo in aggiornamento...

 

GP Azerbaijan 2025: guida completa

Questo è il quarto dei sei approfondimenti che proponiamo regolarmente su formula1.it per accompagnare l’avvicinamento a ogni weekend di gara: oltre alle prime immagini dalla pitlane e alle scelte di setup, trovano spazio lo studio e le informazioni Pirelli su gomme e strategie, l'analisi Brembo, la programmazione TV e streaming dell’evento, gli aggiornamenti ufficiali, oltre alla tabella delle componenti della power unit utilizzate, utile per valutare possibili penalità in griglia.

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