Quando un uomo come Christian Horner lascia il paddock, l’eco della sua presenza continua a vibrare nell’aria. Dopo l’uscita di scena da Red Bull con un accordo stimato intorno ai 100 milioni di dollari, molti si sarebbero aspettati un lungo silenzio. E invece, secondo quanto riportato da The Race, il manager britannico sta già pianificando il suo ritorno. E lo scenario è tutt’altro che banale.
In questi mesi il nome di Horner è stato accostato a diverse squadre: c’è chi lo vede vicino ad Alpine, anche grazie all’amicizia con Flavio Briatore, e chi lo immagina come nuovo ingresso sul fronte Aston Martin, nel caso Lawrence Stroll decidesse di aprire a un cambio di governance. Anche Haas potrebbe essere un'ipotesi, ma Gene Haas non sembrerebbe intenzionato a cedere quote nel breve termine.
Tutte piste praticabili, ma qualsiasi sia la scelta finale, c'è un punto fermo: Horner non accetterà mai un ruolo di facciata. Vuole controllo totale, come quello che ha esercitato in Red Bull, dove non gestiva solo la squadra ma anche il reparto motori, il marketing e persino l’ingegneria avanzata.
L'ipotesi più affascinante è però un’altra: Horner potrebbe scegliere di ripartire da zero e guidare la nascita di un dodicesimo team.
La Formula 1, regolamenti alla mano, ha stabilito un massimo di dodici squadre in griglia e con Cadillac pronta a debuttare come undicesima nel 2026, rimarrebbe ancora un posto libero.
L’idea è tanto visionaria quanto rischiosa: partire da zero, costruire un progetto ex novo e avere finalmente non solo il pieno controllo, ma anche quote proprietarie. Una mossa che richiederebbe centinaia di milioni di dollari e tempi tecnici che difficilmente porterebbero a un debutto prima del 2028. Ma in un contesto in cui le valutazioni delle squadre superano abbondantemente il miliardo, investirne la metà per dar vita a un team nuovo potrebbe rivelarsi un affare.
Come dimostra la travagliata vicenda Andretti-Cadillac, i soldi, però, non bastano. Bisogna convincere FIA, Formula One Management e gli altri team che un nuovo ingresso porti un valore aggiunto all'intero ecosistema. Per Horner significherebbe trovare un costruttore di peso o un partner commerciale capace di fare la differenza. Cosa certamente non semplice, ma nemmeno impossibile per un uomo che in passato ha trasformato un marchio di bibite energetiche in una potenza iridata.
Da quando ha abbandonato il paddock, Horner è stato centro di molte ipotesi. C’è chi lo immagina seduto al tavolo delle trattative con Alpine, chi lo vede già a Silverstone per incontrare Stroll. E poi c’è chi sogna e immagina un progetto tutto nuovo, pronto a nascere da zero e a stupire il mondo. In ogni caso, una cosa è certa: Christian Horner non ha ancora terminato la sua storia con la Formula 1.
Ci sono ancora pagine da scrivere. E quando il destino chiama, uomini così non rispondono con un sussurro, ma con un nuovo capitolo che promette di scuotere l’intero paddock.
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