La pole position di George Russell è stata sicuramente la sorpresa più grande del weekend di Singapore. Almeno fino a questo momento. La Mercedes non aveva iniziato la trasferta di Marina Bay nel modo migliore e, oltretutto, all’occhio attento degli addetti ai lavori sembrava che la Red Bull avesse fatto un lavoro migliore con le modifiche riguardanti l’ala anteriore (la casa di Stoccarda e quella di Milton Keynes sono state le uniche a portare degli aggiornamenti).
Invece, andando poi in qualifica, le telecamere hanno anche evidenziato un aumento significativo della flessibilità della nuova specifica montata sulla W16.
L’ala passa i controlli, quindi è regolare. Però sappiamo quanto gli effetti della flessione siano importanti su queste vetture. Dunque, potrebbe non essere sbagliato pensare che la pole possa derivare in gran parte dall’introduzione di questo ultimo aggiornamento. Russell, oltretutto, è stato autore di un giro impeccabile, ragion per cui si è assolutamente meritato di partire in prima posizione.
Riuscirà a mantenere la testa del gruppo anche oggi in gara? Trattandosi di Singapore, il britannico ha sicuramente delle chance, soprattutto se si avvarrà di una buona strategia.
Prima di condividere con voi il mio pensiero, andiamo a dare uno sguardo alle aspettative della Pirelli per il GP odierno: “Le qualifiche sono da sempre fondamentali sul tracciato di Marina Bay. Delle 15 edizioni disputate qui, soltanto in 3 occasioni il vincitore della gara non è partito dalla prima fila”, ha esordito il direttore motorsport, Mario Isola.
“Con ogni probabilità assisteremo a una gara a una sosta, anche se l’aumento di velocità di percorrenza della pit lane (da 60 a 80 km/h) rende un po’ più appetibile la seconda sosta, soprattutto se ci sarà una neutralizzazione o la finestra per pittare e correre poi in aria pulita”.
“Vedo valido l’impiego di tutte e tre le mescole durante il GP. Tutti hanno un set di Medium e uno di Hard, ma anche la Soft potrà giocare un ruolo, sia all’inizio che alla fine della corsa. Il maggior grip offerto dalla C5 potrebbe essere sfruttato in partenza per guadagnare posizioni importanti su una pista dove i sorpassi sono sempre difficili, anche se in misura minore rispetto al passato”, ha concluso il manager italiano.
Cambiare il limite di velocità in pit lane potrebbe non essere abbastanza per invogliare i piloti a fare due soste. A Marina Bay valgono le stesse indicazioni date a Monte Carlo.
Per i conducenti sarà molto importante fare una buona partenza per poi correre con un solo obiettivo: riuscire a mantenere la posizione conquistata. I sorpassi sono complicati, ragion per cui il risultato finale dipenderà molto dalla capacità del pilota di non commettere errori ed eseguire, assieme alla squadra, la strategia migliore possibile.
Lo scorso anno abbiamo avuto strategie a una sosta, prevalentemente del tipo Medium-Hard, ma ci furono anche delle Soft-Hard. Nelle prove libere la Soft C5 è sembrata una mescola abbastanza solida, anche migliore rispetto al 2024, e dunque sulla quale poter fare affidamento anche in gara.
Effettuare una partenza sulla C5, soprattutto per coloro che scattano davanti, sarà una buona soluzione se si vorrà cercare di creare un margine importante tra sé e il gruppo alle spalle per avere una finestra in aria libera al momento del pit stop. Questa è una delle strategie più complesse su tracciati come Singapore e Monaco. Ciò potrebbe dare la possibilità agli inseguitori, se competitivi, di effettuare un undercut e guadagnare la posizione ai propri danni.
Per questo motivo alcuni piloti decidono di correre mantenendo un ritmo di crociera abbastanza “blando”: lento al punto da tenere tutto il gruppo compatto, ma veloce quel che basta per non farsi superare in pista. Ovviamente ai fan questa è la strategia che piace meno, perché si crea un serpentone lunghissimo dove le sorprese sono esattamente pari a zero.
Sarà interessante capire quale delle due prediligerà Russell, o il pilota che dovesse sostituirlo in testa al gruppo al termine del primo giro dopo lo start. Il fatto di avere Verstappen al proprio fianco in griglia e Piastri subito alle sue spalle non sarà certo la situazione più semplice da gestire per il britannico della Mercedes.
Foto copertina: Mercedes, foto interna: X, Formula1, grafiche: Pirelli
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