In occasione del Gran Premio del Messico che si terrà nel corso di questo fine settimana, riviviamo una delle sue edizioni più iconiche di sempre, quella del 2017.
Hamilton si presentò a Città del Messico con un solo obiettivo, che gli avrebbe permesso di festeggiare il Mondiale con due gare d'anticipo: non perdere più di 16 punti da Vettel.
Nelle qualifiche del sabato, il tedesco della Ferrari conquistò la pole position, ma il britannico limitò i danni con un terzo posto.
Al primo giro della corsa, però, i protagonisti del campionato si ritrovarono ruota a ruota alla prima curva. Un contatto tra i due favorì Verstappen, che si ritrovò in testa e gestì la gara fino alla fine.
Hamilton e Vettel, invece, furono costretti ad effettuare un pit stop al primo giro; il primo per un cambio gomme, il secondo per un danno all'ala anteriore.
Iniziarono, così, le loro rispettive rimonte. Lewis non andò oltre la nona posizione, dopo aver corso con un danno al diffusore per l'intera durata del gran premio, mentre Seb si piazzò quarto.
Tale risultato alla bandiera a scacchi fece in modo che Hamilton divenne ufficialmente campione del mondo per la quarta volta, eguagliando il numero di titoli conquistati proprio da Vettel.
Dopo quel momento di parità nell'albo d'oro, le loro carriere furono segnate da destini completamente opposti. Ad oggi, uno - Lewis Hamilton - ha conquistato altri tre titoli ed è passato alla Ferrari all'età di 40 anni inseguendo l'ottavo. L'altro - Sebastian Vettel -, invece, si è già ritirato da tre anni e non sembra avere alcuna intenzione di tornare a correre nella massima categoria del motorsport; ma questa è un'altra Storia (di Formula 1).
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