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29/10/2025 11:45:00

Mondiale 2008: il caso di Felipe Massa in tribunale questa settimana


News di Sofia D'Eramo

Felipe Massa è finalmente riuscito a portare il caso del mondiale 2008 in tribunale. Questa settimana si terranno le udienze preliminari a Londra, al fine di stabilire se il caso possa procedere alla fase di scambio delle prove e all’effettivo processo. 

Ma cosa è successo nel 2008 e perché Massa vuole portare il caso in tribunale dopo 17 anni?

Si tratta del “Crashgate”, un caso eclatante della storia della Formula 1: ci troviamo al Gran Premio di Singapore del 2008, Fernando Alonso ha già effettuato il pit stop, mentre tutti gli altri concorrenti devono ancora farlo. Il compagno di squadra, Nelson Piquet Jr., si schianta contro il muro in curva 17, innescando una serie di eventi a catena che portano lo spagnolo a vincere la gara. 

La pit lane rimane chiusa durante la safety car, così tutti i piloti sono costretti a effettuare la sosta in ritardo o addirittura a subire penalità, dato che il carburante nelle vetture è limitato. Quando Felipe Massa entra ai box, il pit stop è un disastro: la luce verde del semaforo si accende in anticipo e il pilota riparte con il bocchettone del rifornimento ancora attaccato. Questo episodio mette fine alla sua gara, privandolo di punti preziosi per il Mondiale.

In quell’anno i due contendenti al titolo sono Felipe Massa e Lewis Hamilton, e fu proprio quest’ultimo a vincere con 1 solo punto di vantaggio. 

La confessione

A questo punto vi starete chiedendo quale sia il problema: gli incidenti in gara capitano e fanno parte dello sport. Ebbene, l’anno successivo (2009) Nelson Piquet Jr. dichiara alla FIA che l’incidente era del tutto intenzionale, e le menti del misfatto sono Flavio Briatore e Pat Symonds, all’epoca membri del team Renault, nel quale correva il duo Alonso-Piquet. 

I dirigenti furono allontanati dalla categoria per qualche anno, ma il titolo piloti 2008 era già stato assegnato. L’evento sembrava aver fatto il suo corso, mentre il mondo della Formula 1 continuava a progredire, finché nel 2023 l’ex-capo della categoria, Bernie Ecclestone, rilasciò un’intervista su F1-insider, ammettendo di aver preso atto del Crashgate proprio durante il Gran Premio di Singapore 2008, ma decidendo di non intervenire. 

Ecclestone cercò poi di scagionarsi da questa dichiarazione, sostenendo che si trattasse di un malinteso dovuto alla “barriera linguistica” e di una traduzione delle sue parole mal riuscita. Tuttavia Massa decise di procedere legalmente nell’Agosto 2023.

Risarcimento e ammissione di colpe

Il pilota brasiliano non ha detto esplicitamente di voler ribaltare i risultati del mondiale, ma ha chiesto un risarcimento di oltre 80 milioni di dollari, e una dichiarazione che "la FIA abbia agito violando i propri regolamenti, non avendo indagato tempestivamente sulle circostanze dell’incidente del 2008", e che se l’avesse fatto, Massa avrebbe vinto il campionato piloti

Le udienze sono iniziate Martedì, e già da Venerdì potremmo avere la risposta: il caso potrebbe concludere nell’immediato o proseguire ulteriormente, e in questo caso riscrivere un pezzo di storia di questo sport. 

Foto copertina pbs.twimg.com

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