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17/11/2025 12:15:00

Sogno Formula 1: un circuito iconico spinge per tornare in calendario


News di Giuseppe Cianci

Negli ultimi anni la Formula 1 ha registrato un incremento esponenziale dei suoi appassionati e tutti i Paesi del Mondo vogliono adesso ospitare un Gran Premio, conquistando dunque un agognato slot del calendario.

Anche il Circuito Internazionale di Sepang non ha escluso la possibilità che il Gran Premio della Malesia torni dopo diversi anni di assenza, nonostante il rifiuto del governo di sostenere finanziariamente l'evento. La Malesia era uscita dal calendario della F1 dopo il 2017, proprio quando Liberty Media aveva rilevato la serie da CVC Capital, portandola a nuovi livelli.

Grazie al miglioramento del clima finanziario, la direzione di Sepang si è dimostrata sempre più proattiva nel cercare di riportare l'evento nel Paese, ritenendo che l'abbandono della gara fosse stato un "errore". Tuttavia, il governo malese si è già esposto sulla questione chiarendo che non fornirà alcun finanziamento per rilanciare l'evento, con Liberty che avrebbe chiesto una quota di ospitalità di circa 70 milioni di dollari.

Ciononostante, il circuito continua a sperare che la Malesia possa un giorno tornare sulla mappa della F1, anche se un ritorno sembra improbabile nel prossimo futuro. "Sono abbastanza sicuro che la Formula 1 tornerà un giorno, ma non ora", ha detto il CEO di Sepang Azhan Shafriman Hanif ad Autosport. "Penso che lo sforzo del governo in questo momento sia concentrato esclusivamente su ciò di cui il pubblico ha bisogno, piuttosto che spendere milioni di dollari e ringgit per pagare la Formula 1 ma credo che con il giusto sostegno da parte delle aziende in futuro e così via, forse potremo riportarla. Al momento, però, per noi è un no. Ma spero davvero che la Formula 1 torni un giorno".

Alla domanda se fosse possibile per Sepang ospitare una gara di Formula 1 senza finanziamenti governativi, Shafriman ha risposto: "Non direi che è impossibile. Dobbiamo solo trovare il partner giusto. Ma ovviamente, quando si pagano cifre elevate, beni e così via, cosa si ottiene in cambio? Questi sono gli aspetti che dobbiamo considerare e discutere ulteriormente".

“Se la Formula 1 dovesse tornare, siamo pronti ad ospitarla. E speriamo che il governo non sia gravato dai costi dei diritti”.

Un ulteriore problema legato al possibile ritorno della Malesia in calendario è proprio rappresentato dalla capacità massima che la categoria si è attualmente imposta, ovvero 24 gare. Una potenziale candidatura di Sepang dovrebbe affrontare poi la forte concorrenza di altri paesi che cercano di entrare nel calendario, tra cui la Thailandia, dove il governo ha stanziato 1,2 miliardi di dollari per una gara su strada a Bangkok, oltre al Ruanda e l'Argentina.

Shafriman ha anche riconosciuto che trovare un posto in un calendario di F1 sempre più affollato sarebbe difficile, ma ha sottolineato come le infrastrutture di Sepang rimangano all'altezza degli standard: "C'è molta concorrenza là fuori. Non siamo gli unici a perseguire la Formula 1. Ci sono altri paesi che fanno la fila e tutto il resto", ha ammesso. "Se si guardano tutti gli altri circuiti del mondo, si vede che si stanno reinventando. Stanno facendo cose nuove".

"In termini di omologazione della pista, e in termini di strutture, abbiamo solo bisogno di qualche piccolo ritocco qua e là per poter preparare l'evento stesso”.

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