Nella giornata di oggi 17 novembre, la Pirelli ha emesso un comunicato con cui ha informato il mondo della Formula 1 che il GP del Qatar 2025 sarebbe stato interessato da una nuova regola: i piloti potranno utilizzare ogni set di pneumatici a loro disposizione (non importa che si tratti di Hard, Media o Soft) per un massimo di 25 giri complessivi (qui i dettagli).
In questo periodo si sta parlando molto di gomme. Nelle ultime gare abbiamo assistito a diversi salti di mescola, dunque quando abbiamo appreso la notizia, credevamo si trattasse di un test, promosso da FIA e Pirelli, per cercare di trovare una buona soluzione alla carenza di spettacolo e sorpassi in pista. Il salto di mescola ha dato buoni riscontri in Messico ad esempio, ma degli scarsi risultati invece ad Austin, in Texas, il weekend precedente.
Invece però, con grande sorpresa, proseguendo nella lettura del comunicato, abbiamo appreso che non si tratta di un esperimento, bensì di una misura precauzionale per togliere la possibilità ai team di replicare le strategie dello scorso anno.
Non è la prima volta che Pirelli e FIA attuano delle contromisure alle 'stravaganti' idee degli strateghi, però… c’è una grande nota stonata in tutto questo. Tenendo bene a mente che il Qatar è una pista particolarmente esigente per le gomme, quest’anno, come nel 2024, la Pirelli ha deciso di portare in pista le mescole più dure tra quelle a propria disposizione: ovvero C1 come Hard, C2 Medium e C3 Soft.
Che le squadre abbiano portato le gomme al limite nel corso del GP 2024 (qui l'analisi delle strategie) è certamente vero, ma lo hanno essenzialmente fatto per una ragione: la Media C2 era risultata la mescola migliore per la gara, per cui hanno cercato tutti di percorrerci più giri possibili, con il risultato che il primo stint su mescola gialla è stato protratto dalla maggior parte dei piloti fino al 35° giro.
Una misura cautelativa di questo tipo, parliamo della norma che subentrerà tra due settimane, dal punto di vista di chi scrive, sarebbe stata più comprensibile se fosse stata la Hard C1 a trovarsi in difficoltà lo scorso anno. Se i team avessero dovuto allungare lo stint sulla bianca per effettuare un solo pit stop sarebbe stato un discorso diverso, ma non è stata questa la causa. Lo scorso anno, lo stint sulla Media è stato così lungo perché sia la C1 che la C3 garantivano un livello prestazionale inferiore rispetto alla C2.
Per questo crediamo che se le gomme mostreranno livelli di performance simili a quelli del 2024 anche quest’anno, tra due settimane assisteremo a delle strategie scelte a tavolino, molto probabilmente del tipo Medium-Medium-Soft (sono 57 i giri complessivi da percorrere sulla pista di Lusail).
Probabilmente, il risultato del 2024 è stato preso come pretesto per fare un test, anche perché, sempre ad avviso di chi scrive, se la Pirelli avesse avuto davvero il timore che i team potessero abusare della Media, sarebbe bastato limitare l’utilizzo solamente alla mescola C2. Forse, anche se si trattasse di un test ben mascherato, la misura risulta comunque fin troppo cautelativa. Obbligare i team a fare più soste non aumenta lo spettacolo, lo vincola ulteriormente.
GP Qatar - Analisi strategie: Media portata al limite, nessuno voleva fare la prima sosta
Foto: Pirelli
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