Il team austriaco, avendo fissato il lancio della RB18 per il 9 febbraio sarà il secondo a presentare la propria monoposto al mondo della Formula1. Il primo in ordine di tempo sarà il team Haas, che oggi con tutta probabilità andrà a rivelare 'soltanto' la livrea della sua prossima creazione. Ovviamente ogni dubbio ci verrà tolto alle 12:00, orario per cui è prevista l’apparizione della VF-22 nei meandri del web.
Tornando a Red Bull, la casa di Milton Keynes ha già fatto sapere di aver preparato un evento in grande stile, che vedrà il coinvolgimento da parte di 5000 fan (clicca qui per maggiori dettagli). Purtroppo però, a quanto apprendiamo dalle parole rilasciate in queste ultime ore da Helmut Marko, quella che vedremo il 9 febbraio, non sarà propriamente la vettura definitiva che girerà poi a Barcellona (23 – 25 febbraio) e in Bahrain (10 – 12 marzo) in occasione dei test pre-stagionali.
Bisognerà attendere i test per vedere la vera RB18
“La presentazione è importante per i fan e gli sponsor” avrebbe dichiarato il consulente Red Bull secondo quanto riporta ‘FormulaPassion’. “Tuttavia, non verrà mostrato alcun dettaglio speciale della vettura. La nuova auto sarà del tutto pronta solamente poco prima dell’inizio dei test a Barcellona il 23 febbraio. Da quel momento in poi subirà un ulteriore sviluppo e riceverà un altro upgrade per la prima gara della stagione il 20 marzo in Bahrain”.
Le parole rilasciate da Helmut Marko vanno a togliere un po' di pathos sul lancio della prossima vettura uscita dalla penna di Adrian Newey, ma la pratica è del tutto normale e le ragioni sono anche piuttosto ovvie: “Ritrovandoci a lavorare con delle regole abbastanza consolidate, lo scorso anno avevamo deciso di preparare la vettura 2021 in tempi piuttosto rapidi e stretti. Mossa che si è poi rivelata corretta. Adesso, invece è esattamente il contrario: con le nuove norme, tutti vorrebbero massimizzare al meglio tutto il tempo a loro disposizione. Questo anche per non dare punti di riferimento alla concorrenza”.
Massima riservatezza dunque sugli elementi che, mediante sviluppo, potrebbero garantire delle opportunità vantaggiose in termini di prestazioni complessive del proprio pacchetto. Gli upgrade, in un'era regolamentare completamente nuova, saranno la chiave per avere successo. Dover fare i conti con un budget cap particolarmente ristretto, fissato per il momento a 140 milioni di dollari, potrebbe andare inoltre a complicare le cose. I team starebbero infatti già programmando dei piani operativi tutt'altro che usuali alla ricerca del giusto compromesso tra ricerca e produzione (se interessato clicca qui).
Foto: Red Bull