Come tutti sappiamo, nella notte italiana, la Russia ha invaso militarmente l'Ucraina, suscitando l'indignazione unanime delle più grandi democrazie del mondo. In mattinata, la F1 ha dichiarato che sta monitorando la situazione, ovviamente con focus particolare sul Gran Premio di Sochi. Anche la UEFA, per quanto riguarda il calcio, sta pensando di sottrarre alla città di San Pietroburgo la finale di Champions League prevista a giugno.
Intanto, il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel, direttore della GPDA ed una delle figure più rappresentative in griglia circa le tematiche sociali e i diritti umani, ha annunciato di aver preso la decisione di non correre nel GP di Russia.
Di seguito le sue parole riportate dai colleghi di Autosport.com.
Ecco quanto ha dichiarato il tedesco:
"Dopo le notizie di questa mattina sono scioccato. Penso che sia orribile vedere cosa sta succedendo. Ovviamente se guardi il calendario, abbiamo una gara in programma in Russia. Per quanto mi riguarda, la mia opinione è che non dovrei andare, non andrò. Penso che sia sbagliato correre in quel paese. Mi dispiace per le persone, persone innocenti che stanno perdendo la vita, venendo uccise per ragioni stupide sotto una guida molto strana e folle. Sono sicuro che è qualcosa di cui parleremo, ma come ho detto come GPDA, non ci siamo ancora riuniti".
Vettel ha poi aggiunto che la sua decisione in merito è già stata presa.
Il campione del mondo in carica Max Verstappen ha aggiunto: "Quando un paese è in guerra, non è giusto correre lì".
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