Inizio di stagione particolarmente drammatico quello di Lewis Hamilton. Dopo aver ottenuto un podio durante la prima gara in Bahrain (grazie prevalentemente ai ritiri delle due Red Bull) il sette volte campione del mondo si trova nel pieno di una parabola discendente culminata con il GP del Made in Italy e dell’Emilia Romagna.
Evento dove, a dispetto del 4° posto ottenuto dal compagno di squadra George Russell, l’iridato britannico non è riuscito ad andare oltre il 13° piazzamento bloccato per tutta la gara alle spalle di Albon e Gasly.
“Sto vivendo un momento sicuramente molto difficile” ha esordito Hamilton secondo quanto riportato da ‘RacingNews365.com’ e da ‘GpFans.com’, “ma non ci sono solo io all’interno della squadra giusto? Stiamo tutti in questa situazione. Si vince e si perde assieme. Stiamo facendo del nostro meglio con ciò che abbiamo.”
“Ho sicuramente vissuto momenti peggiori. Semplicemente non avevo abbastanza velocità da riuscire a superare le vetture di fronte. È stato un momento difficile ma non so cos’altro dire” ha proseguito commentando il risultato italiano. “Almeno George ha ottenuto dei punti per la squadra. Mi scuso con tutti per non essere riuscito a fare lo stesso. Mi piacerebbe poter lottare per il campionato del mondo, ma sfortunatamente non è così.”
“All’inizio dell’anno, a Barcellona mi era stato domandato cosa avrei fatto se avessimo sbagliato il progetto” ricorda il nativo di Stevenage. “Io avevo risposto che essendo noi i campioni del mondo non avremmo commesso errori. Il fatto è che non potevamo prevedere come sarebbe andata realmente" afferma ammettendo di aver sbagliato nella circostanza. "Ora dobbiamo soltanto continuare a tenere la testa bassa e lavorare. Se una nostra persona cade, tutti gli altri accorriamo e l’aiutiamo ad alzarsi. Non siamo nemmeno lontanamente vicini a dove vorremmo essere, ma lavoreremo finché non ritroveremo la luce in fondo al tunnel.”
“Non so dire quale sia il reale punto debole della monoposto” ha risposto concludendo. “Non sono un aerodinamico. Sono certo però che ad un certo punto lo capiremo. Forse se riusciremo a risolvere il problema del porpoising potremo improvvisamente sbloccare il potenziale dell’auto. Adesso dobbiamo solo accettare la realtà. Purtroppo non abbiamo ancora trovato una soluzione.”
Foto: Mercedes