La situazione riguardante il porpoising è in continua evoluzione. I piloti non ce la fanno più a resistere ai tanti sobbalzi derivanti dal rimbalzo aerodinamico a cui sono soggette le nuove monoposto di Formula1. Richiesto a gran voce l’intervento della Federazione Internazionale dell’Automobile nel tentativo di valutare una soluzione comune che possa esser apprezzata da tutti i team, risolvendo così il problema.
Proposte (tra le tante anche quella di tornare alle sospensioni utilizzate fino al 2021) che hanno però trovato lo stop delle squadre, non disposte, soprattutto quelle che riescono a tenere sotto controllo l’effetto, a non cedere il proprio vantaggio alla Mercedes. Ricordiamo però che anche se si parla spesso di Russell e Hamilton, non sono soltanto gli alfieri di Stoccarda a soffrire questa difficile condizione. Il porpoising tocca da vicino anche l’Alpine, l’AlphaTauri e la Ferrari (per citarne alcune). Molte lamentele negli ultimi giorni, sono arrivate infatti persino da Ocon, Gasly e Sainz.
Il boss della Red Bull, Christian Horner ha sostanzialmente espresso il proprio ‘no’ ad una soluzione comune affermando che è compito dei tecnici dei team trovare una soluzione adeguata. Aggiungendo anche che è loro responsabilità mandare in pista i propri conducenti su una vettura sicura, se si alza l’altezza dell’auto da terra, l’auto non subirà saltellamenti di alcun tipo.
Peccato però che procedere in questo modo, andando ad alzare l’altezza di 10 millimetri, trattandosi di vetture create per trarre il massimo dall’effetto suolo, farebbe perdere dei punti di carico importanti che limiterebbero le performance della vettura.
Quando però sembrava si fosse giunti ad uno stallo, si apprende da ‘Auto Motor und Sport’ che la FIA ha deciso di aprire un’indagine più accurata sul tema del porpoising mediante l’intervento di una commissione medica. La salute dei piloti e la sicurezza, è un tema che sta molto a cuore alla FIA. In tal senso potrebbe esser stato determinante anche un dato divulgato dal team principal della Mercedes, Toto Wolff: in alcune gare la schiena di Russell e Hamilton si sarebbe ritrovata a dover fare i conti con un’accelerazione verticale di 6 G.
La Federazione effettuerà dunque tutte le analisi del caso, sfruttando anche l’esperienza derivante dalle competizioni di Rally, serie dove vengono registrati dei sobbalzi molto violenti. Basterà il parere della commissione medica a smuovere il pensiero dei team principal? Questo resta tutto da vedere.
Nessuno si aspetta comunque una soluzione rapida. Secondo Ocon, ad esempio, non potrà arrivare prima dei prossimi due anni. L’obiettivo minimo è quello di non andare oltre detta 'scadenza'.
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Foto: Twitter, Petronas, Red Bull