Terminato il GP del Belgio 2022 è scattato il toto quesito su come la Red Bull possa aver fatto ad acquisire un vantaggio così evidente sulla Ferrari e su tutti gli altri team presenti in Formula1. Il gap è enorme, arrivato anche a superare i 2’’ al giro rispetto alla squadra di Maranello nel corso della gara a Spa-Francorchamps.
Tra le ipotesi, l’aumento prestazionale dato dal nuovo propulsore Honda, sostituito da Max nell’occasione e ovviamente gli effetti della nuova direttiva tecnica entrata in vigore dal Belgio per evitare che i piloti possano ritrovarsi a dover fronteggiare una situazione simil Baku per quanto riguarda il porpoising (leggi qui).
Un’ipotesi quest’ultima che andrà analizzata nel dettaglio da qui ai prossimi appuntamenti e che intanto però, il team principal della Ferrari Mattia Binotto si è sentito di escludere ai microfoni di ‘Sky Sports Uk’ : “Non so l'influenza che possa aver avuto sulle altre squadre, ma sulla F1-75 è stata del tutto trascurabile”.
E se la direttiva non ha penalizzato la squadra di Maranello, per contro, non può avere neanche avvantaggiato la Red Bull. “Non è questa la risposta alla nostra mancanza di prestazioni”, ha proseguito il manager rimarcando il suo punto di vista.
Proseguendo poi alla ricerca di una spiegazione valida di ciò che potrebbe aver separato le due squadre, fino a poco tempo fa, in lotta per il titolo, Binotto ha aggiunto: ”Qui a Spa era necessario disporre di un pacchetto con una grande efficienza, sia aerodinamica che a livello di power unit. Credo che le Red Bull avessero semplicemente un pacchetto migliore sotto questo punto di vista“, ha concluso.
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Foto: scuderia Ferrari