Un venerdì abbastanza sottotono quello della Red Bull in Olanda, soprattutto se si guarda a quanto accaduto lo scorso weekend a Spa. La squadra, che ha dovuto risolvere subito un problema al cambio sulla vettura di Verstappen, si è ritrovata a dover fronteggiare più difficoltà del previsto, depistata anche dalle performance di Perez.
Curioso il commento che Helmut Marko, consulente Red Bull, ha riservato proprio in merito al lavoro condotto dal messicano nel corso della mattinata di ieri: “Abbiamo sopravvalutato la bontà della gomma Hard. Pensavamo che avremmo avuto poca aderenza su quelle mescole, invece, ci siamo trovati bene. Ci manca qualcosa in termini di bilanciamento, c’è poca aderenza e le gomme si surriscaldano troppo velocemente. Perez ha sofferto ognuno di questi problemi durante la prima sessione di libere, ma pensavamo fosse dovuto più a lui che alla macchina. In genere i suoi venerdì non sono molto impressionanti”.
“Probabilmente la gomma Hard non verrà nemmeno usata in gara, ecco perché l’abbiamo utilizzata all’inizio delle PL1. Volevamo liberarcene. Eravamo i più veloci con quelle mescole, quindi credevamo di essere in una buona posizione”, ha aggiunto riferendosi al tempo messo a segno da Verstappen nei primi minuti della prima sessione. Evidentemente le differenze di ritmo tra i due piloti avevano fatto credere al team, che nel momento in cui Max fosse tornato in pista nelle FP2, la Red Bull RB18 avrebbe mostrato di colpo il suo valore riproponendosi come prima forza in cima al gruppo.
Tuttavia non è stato così, anche se va ricordato che il team, a differenza delle altre squadre che hanno sostenuto due giri in simulazione di qualifica, ha condotto soltanto un giro nella giornata di ieri: Soft per Verstappen e Medie per Perez. Una decisione che basta da sola a spiegare l’ottava e la dodicesima posizione ottenuta nelle FP2.
“Al momento siamo relativamente lontani dalla vetta”, ha comunque commentato Helmut Marko al termine della sessione, secondo quanto riportato da ‘RacingNews365.com’. “Nei long run delle FP2 le cose non sono andate male, ma l’usura degli pneumatici è comunque troppo elevata. Ciononostante, Giampiero Lambiase, l’ingegnere di Max, è apparso ottimista. Crede di conoscere le cause dei problemi, quindi anche io non sono troppo preoccupato. Qui il gruppo, a causa delle curve lente, è chiaramente più compatto rispetto a Spa. Puntiamo al podio. Sarebbe un risultato soddisfacente. Ferrari e Mercedes potrebbero entrambe vincere qui”.
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Foto: Red Bull Racing