PL2 GP Olanda 2022 - Analisi passo gara:
03/09/2022 07:30:00 Tempo di lettura: 5 minuti

La seconda sessione di prove libere del GP d’Olanda è stata più complessa del previsto per team, piloti e anche per noi. Purtroppo, a causa di un malfunzionamento del monitor delle gomme e dei tempi, non solo non siamo riusciti ad aggiornarvi correttamente durante la sessione, ma si dovrà navigare un po’ a vista anche nel corso di quest’analisi riguardante il passo gara.

Purtroppo anche il sito della Federazione non ha funzionato a dovere ieri, indice che c’è stato un problema che ha toccato un po’ tutti i sistemi. Soltanto Red Bull e Ferrari hanno fornito indicazioni riguardanti le gomme utilizzate dai propri piloti durante le simulazioni high fuel, mentre non avremo alcuna indicazione per quanto concerne gli pneumatici montati dalle due Mercedes, da Norris e Stroll, piloti che verranno presi in considerazione nel corso della disamina.

Tanto per cominciare correggiamo un errore di cui si è parlato durante le PL2. Verstappen ha iniziato la sessione montando un nuovo set di Soft, quanto detto nei precedenti articoli però resta veritiero in quanto poi il campione del mondo in carica ha continuato ad usare questo set nella restante parte dell'attività concentrandosi sul passo gara e perdendo così l’opportunità di migliorare il proprio crono messo a segno nelle fasi iniziali. Detto questo passiamo ad analizzare la situazione.

Passo gara - A Zandvoort la Red Bull non fa paura

Prendendo in esame i tempi di Red Bull, Ferrari, Mercedes, Norris e Stroll, notiamo come il livello tra tutte le vetture sia piuttosto simile. Il ritmo medio, a prescindere dal set di mescole utilizzate, Medie o Soft che siano, risulta molto simile. Nel primo stint, al quale Hamilton non ha partecipato, è Verstappen ad essere il più rapido su mescole rosse C3. Tuttavia possiamo osservare che Sainz, seppur con uno stint più lungo, risulta davvero molto vicino, con un gap medio di circa 40 millesimi al giro.

GP Olanda 2022, passo gara

Il più lento dei sei, e questo la dice lunga sul livello di competitività delle vetture, è Sergio Perez che ha girato su un ritmo di 1’17’’642. Nei minuti conclusivi, successivi alla ripresa dalla bandiera rossa, i piloti sono andati poi in pista per sfruttare gli ultimi istanti a disposizione.

Ancora una volta il ritmo è risultato di pari livello tra tutti e sei i conducenti: un giro in 1’16’’alto e l’altro in 1’17’’ basso. Soltanto Leclerc è riuscito ad andare sotto l’1’16’’ e per questo può essere considerato come il pilota più veloce. A Zandvoort la Red Bull non fa così paura come in Belgio. Tuttavia, non conoscendo gli esatti carichi di carburante e neanche le esatte mescole montate dalle vetture ci limiteremo a dire che sarà una gara che vedrà un gruppo molto compatto sfidarsi per le migliori posizioni all’interno della top ten.

Gomme e strategie

A Zandvoort sorpassare sarà molto complesso e con dei ritmi simili tra le vetture lo sarà ancora di più. Per tale ragione, la qualifica odierna ricoprirà un ruolo molto importante nelle strategie di gara di domenica. I team punteranno sicuramente su una tattica in grado di permettere al proprio pilota di mantenere la posizione in pista. Saranno privilegiate le strategie con il numero più basso di soste, da vedere se si riuscirà a farne soltanto una o si dovrà andare su due. Secondo Pirelli, i piloti non dovrebbero avere difficoltà a gestire il degrado, mentre Perez, dopo aver ascoltato le sue dichiarazioni è apparso abbastanza dubbioso sull’argomento.

Aver registrato un gap più basso delle previsioni tra la gomma Hard e la Soft, divario che secondo stime Pirelli si attesta attorno ai 2’’ e permetterebbe, per i tecnici della P Lunga, alla mescola a banda bianca di rientrare tra le strategie di gara. Per quanto ci riguarda, crediamo invece, a meno che le condizioni meteorologiche non migliorino ulteriormente portando tanto caldo sul circuito di Zandvoort, che sarà difficile vedere un grande impegno della Hard durante il GP domenicale. Con 72 giri previsti, probabilmente si potrà assistere ad una gara a due soste, ma di questo vi parleremo con maggiore puntualità domani mattina prima della corsa.

 

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Foto: Scuderia Ferrari

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