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21/02/2023 09:00:00

Ferrari, Minardi: «Pensare al titolo nel 2022 è stato un atto di fanatismo. Vasseur l’uomo del futuro»


News di Giuseppe Canetti

Una vettura presentata alla "vecchia maniera", un nuovo team principal al comando, una stagione da affrontare con un solo obiettivo: il titolo. Dopo un 2022 in cui ha finalmente ritrovato competitivtà e abitudine a lottare per la vetta, la Ferrari si appresta ad affrontare il campionato 2023 con grande fiducia e con la speranza di poter aprire un ciclo vincente. E lo fa iniziando il suo cammino nel segno di un mix di continuità ed innovazione. Ne ha parlato Gian Carlo Minardi sull'ultimo numero di Autosprint. Di seguito un estratto della sua analisi.

Gian Carlo Minardi a tutto campo sulla Ferrari

Nella sua analisi su Autosprint, Minardi si è innanzitutto soffermato sulla presentazione della SF-23, affermando: "Ferrari è tornata all’antico organizzando una presentazione molto simile a quelle di Fiorano, ai tempi del Grande Vecchio. Il Drake presentava la nuova macchina agli amici e ai giornalisti e ad alcune presentazioni ebbi il piacere e l’onore di assistervi personalmente (’75, ’76 e ’77)".

E, come ai tempi del Drake, l'entusiasmo sul circuito modenese (ma non solo lì) è stato veramente tanto. Secondo Minardi ciò "mette in luce la capacità e la forza della Ferrari di creare entusiasmo nei confronti del Cavallino Rampante sebbene il titolo manchi da 15 anni".

Archiviato un disastroso biennio 2020-2021, il team di Maranello ha ritrovato competitività la scorsa stagione ma non è riuscita a contendere alla Red Bull i titoli iridati fino alla fine. "Continuo a pensare che, anche senza errori, fosse impossibile per Ferrari vincere il Mondiale. Nel 2023 per la Rossa sarà fondamentale risolvere gli errori commessi nelle precedenti stagioni step by step e così dovrà continuare a fare di anno in anno. Solo così si diventa un team vincente e in grado di aprire cicli di successo in F.1, come peraltro Ferrari ha fatto in passato", ha affermato Minardi.

A tal riguardo appare cautamente ottimista: "Penso che se il salto di qualità che Ferrari ha compiuto tra il ’21 e il ’22 verrà riprodotto dal ’22 al ’23 la Rossa correrà per vincere il Mondiale. Prevedo una lotta a tre, Red Bull Ferrari e Mercedes, rigorosamente in ordine di potenzialità. Ferrari ha svolto un lavoro enorme dopo il pericolosissimo passaggio a vuoto tra ’19 e ’20. E’ stato difficilissimo per la squadra ribaltare la situazione e sono stati necessari step obbligati".

Soffermandosi, invece, sul nuovo team principal, Frederic Vasseur, l'imprenditorie emiliano ha aggiunto: "Ha preso le redini del comando quando la SF-23 aveva già effettuato i crash test quindi, tuttalpiù, può aver apportato alcuni correttivi ad un progetto partito sei mesi prima. Frédéric va inquadrato come l’uomo del futuro. Ferrari ha cambiato 5 team principal in 8 anni e l’ultimo che ha instaurato un ciclo vincente è stato Jean Todt. Il francese arrivò nel ’92 e vinse il primo titolo piloti nel 2000".

Infine ha chiosato: "Tutto sommato, la stagione 2022 è stata positiva per la Ferrari. Il fatto che dopo i risultati delle prime tre gare ci si fosse illusi di poter vincere il Mondiale è stato un atto di presunzione o di fanatismo. Tuttavia vedremo quanto saranno capaci di reagire i contender perché non dimentichiamo che in passato anche Mercedes ha pagato le conseguenze di passaggi destabilizzanti e Red Bull è diventata un team vincente per anni dopo aver passato momenti disastrosi".

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Foto copertina Twitter FIA