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08/03/2023 17:20:00

Minardi: «Vasseur dice che ha capito tutto, lo spero...». E sulla Mercedes ha una teoria precisa


News di Giuseppe Canetti

Intervenuto ai microfoni di OA Sport, Gian Carlo Minardi ha fatto il punto della situazione sul campionato di Formula 1 dopo la prima gara stagionale andata in scena in Bahrain. Dalla Red Bull alla Ferrari, da Newey ai problemi palesati dalla SF-23 e dalla Mercedes: vi proponiamo un estratto delle sue considerazioni.

Le parole di Gian Carlo Minardi

"Sorpreso dal risultato in Bahrain? Direi di no, i test avevano già dato una chiara indicazione", afferma Minardi ai microfoni di OA Sport. Poi aggiunge: "Verstappen e Perez si sono potuti permettere di rallentare il ritmo nell’ultima parte del GP e giravano quasi un secondo al giro più forte degli altri. Non c’è tanto spazio per le interpretazioni, mi sembra".

E in effetti, da quanto si è visto a Sakhir verrebbe da dire che i titoli siano già assegnati. L'imprenditore di Faenza è più o meno dello stesso avviso: "Nel mondo delle corse non si sa mai, ma la superiorità della Red Bull è chiarissima". Nei giorni scorsi vi abbiamo parlato approfonditamente, in un pezzo a cura del nostro direttore Daniele Muscarella, dello stratagemma attraverso il quale Adrian Newey, direttore tecnico della Red Bull, avrebbe reso la RB19 una vettura con grandissima aderenza nelle curve veloci, con una grande trazione in uscita dalle curve, con una buona velocità nei rettilinei ed una stabilità inarrivabile quando i piloti aggrediscono i cordoli. In riferimento all'ingegnere britannico, Minardi afferma: "È il miglior progettista sulla piazza da tantissimo tempo e la RB19 segue in continuità altre macchine che ha ideato. Le sue vittorie parlano per lui".

Contemporaneamente, Minardi non è sorpreso nemmeno del problema di eccessiva usura delle gomme che colpisce la Ferrari: "I problemi sui long run c’erano anche nelle prove pre-season, quindi che la macchina vada a degradare troppo gli pneumatici non è una sorpresa". Diverso il caso della mancata affidabilità: "È l'aspetto più preoccupante? Sicuramente, se la macchina non arriva alla fine di che cosa parliamo?".

"Poi preoccupa anche il danno, si parla di centralina. Sulla base della mia esperienza non è un problema da poco visto che potrebbe riguardare anche il surriscaldamento di alcune componenti e lì è tutto il corpo vettura che dovrebbe essere messo in discussione", aggiunge.

Soffermandosi poi sulla dichairazione di Vasseur "il concept non c'entra, è una questione di assetto", Minardi sottolinea: "Di sicuro lui ha più numeri di me sotto gli occhi, resta il fatto che la Ferrari beccava un secondo al giro da Red Bull, finendo anche dietro ad Alonso con Sainz, e con una delle due macchine non ha concluso il GP. Vasseur ha detto che ha capito tutto, lo spero…".

Infine, il manager italiano ha espresso la sua teoria sul difficile momento che sta attravrsando la Mercedes: "Probabilmente c’è un po’ di instabilità internamente al team e si sono fatte delle scelte sbagliate sul progetto. Alla fine la W14 segue in continuità una filosofia perdente, aspetto che l’Aston Martin ha dimostrato, visto che hanno un motore Mercedes e una vettura con un’aerodinamica diversa nella parte anteriore. In F1 non ci sono sconti e quanto non tutti i pezzi sono al loro posto, si fa fatica. Dopo anni di vittorie, anche la Mercedes deve prenderne atto".

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