Domenicali: «Red Bull pagherà effetti penalità budget cap. Ma dire 'siamo la Ferrari' non basta più»
08/03/2023 06:05:00 Tempo di lettura: 5 minuti

L'inizio della stagione 2023 per la Ferrari si è rivelato abbastanza negativo. Dopo un discreto ruolino nei tes pre-stagionali, il team capitanato da Frederic Vasseur si è presentato al primo appuntamento in Bahrain da seconda forza in griglia, dietro soltanto alla Red Bull, nella speranza che nel corso del weekend a Sakhir qualcosa sarebbe cambiato (in meglio).

In realtà qualcosa è cambiato, ma in negativo. Perché la Ferrari l'indomani del Gran Premio si è trovata al quarto posto in classifica costruttori, con un magro bottino di 12 punti, tutti conquistati dall'unica Rossa giunta al traguardo, quella di Carlos Sainz. L'altra, guidata da Charles Leclerc, ha visto la sua corsa interrompersi al giro 41, a causa dell'ennesimo problema di affidabilità. Come se non bastasse, le RB19 di Max Verstappen e Sergio Perez hanno concluso con una doppietta, ottenuta come si suole dire "con la sigaretta in bocca".

Insomma, l'evento d'apertura del campionato 2023 ci ha consegnato un quadro evidente della superiorità della squadra di Milton Keynes e della «inaffidabilità» di quella italiana, impegnanta a fare i conti, oltre che con guai elettrici, anche con l'eccessiva usura delle gomme.

Ad analizzare la situazione e a spronare la Ferrari a rialzare la china ci ha pensato Stefano Domenicali, ex dirigente del team di Maranello ed attuale boss della Formula 1, in un'intervista concessa a Sportmediaset.

Le parole di Stefano Domenicali

Domenicali: «Red Bull pagherà effetti penalità budget cap. Ma dire ''siamo la Ferrari'' non basta più»

"Il passo molto importante che si è visto da parte della Red Bull preoccupa gli altri, ma nella mia esperienza dico che bisogna essere molto cauti. Lo abbiamo visto l’anno scorso quando - dopo tre gare - c’era una Ferrari in grande spolvero, con molti punti di vantaggiodi e tutti dicevano che la stagione era finita. Invece poi è andata diversamente", ha esordito Domenicali ai microfoni di Sportmediaset.

Poi ha aggiunto: "Red Bull ha dimostrato sul campo la propria forza, ma non dobbiamo dimenticare che esistono vincoli importanti. L’anno scorso Red Bull ha dovuto pagare una penalizzazione legata al mancato rispetto del Budget Cap, destinata ad avere un effetto certo durante il Mondiale appena iniziato. Credo che la prima fase della stagione sia importante per capire dove questo gap prestazionale della Red Bull, possa rimanere tale. La storia della Formula 1 ci insegna ad essere molto prudenti. Ogni gara è diversa dall'altra, l’unica variabile...  è Verstappen che è in una modalità molto difficile da battere".

Detto questo, però, Domenicali ci ha tenuto a fare una bella strigliata alla Scuderia italiana sprondandola a lavorare duramente per tornare al successo: "La Ferrari è sempre stata un punto di riferimento in Italia e ci mancherebbe altro!  La dimensione del mondo della Formula Uno però è cambiata: sono cresciute altre squadre e altri piloti. È chiaro che quando parliamo di Ferrari in Italia parliamo... della Nazionale che tutti tifano e tutti devono sostenere ma la competizione è molto forte. Dire ‘siamo la Ferrari’ non basta più. Bisogna lavorare sui punti deboli per crescere senza entrare nella dimensione tipicamente italiana dell’emotività. Solo con la determinazione si esce da situazioni difficili. Dopo una sola gara non i può essere emotivi, bisogna rimanere concentrati e andare avanti a testa bassa cercare di risolvere i problemi. Le chiacchiere stanno a zero. Anche perché da quello che ho visto nelle due giornate di prove di Sakhir gli elementi per essere fiduciosi ci sono tutti quest'anno".

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