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16/03/2023 10:20:00

Accuse shock alla Haas: «Collabora con industria bellica russa». Il team risponde


News di Giuseppe Cianci

In questi giorni la Haas si è ritrovata a dover far fronte ad accuse molto pesanti. Secondo alcuni media statunitensi, tra cui PBS NewsHour, il team di Formula 1 avrebbe "collaborato con l'industria bellica russa". Un anno fa, allo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, il Circus e tutti gli enti sportivi presero di concerto la decisione di estromettere da qualsiasi competizione gli atleti provenienti dal paese comandato da Putin. A seguito di questi divieti anche il team di Gene Haas ha interrotto con effetto immediato i rapporti con lo sponsor Uralkali e con il suo pilota Nikita Mazepin. Adesso, però, si è fatta sempre più forte la voce che l'azienda a stelle e strisce stia addirittura collaborando con l'industria bellica del Cremlino. 

Il team non ha perso tempo e ha smentito tutte le indiscrezioni sul nascere tramite un lunghissimo comunicato. Di seguito vi riportiamo le parti più importanti.

La smentita nel comunicato Haas

"Martedì 14 marzo il PBS NewsHour ha pubblicato un articolo in cui si affermava che la Haas Automation ha fornito direttamente macchine e componentistica alla Russia in violazione delle norme sul controllo delle esportazioni e sulle sanzioni degli Stati Uniti. Questa storia è semplicemente falsa, sia nel suo quadro generale che nei particolari che vengono presi in considerazione”.

Questa la nota d'apertura del lungo comunicato del team Haas, che poi riassume la lunga nota che segue in cinque punti chiave:

 

Il comunicato integrale

"Haas Automation, come molte aziende statunitensi, non vende le proprie macchine direttamente ai clienti finali, né in Russia né altrove ma vende invece macchine a distributori indipendenti che a loro volta le vendono ai loro clienti. Haas segue questo modello commerciale in tutto il mondo, sia negli Stati Uniti che negli oltre 50 Paesi in cui ha distributori. 

Sebbene i distributori di Haas siano società indipendenti non possedute o controllate da Haas Automation, tutti i distributori di Haas, compresa Abamet Management, l’unico distributore indipendente esistente per la Russia e la Bielorussia, sono tenuti per contratto a rispettare tutte le normative statunitensi in materia di controllo delle esportazioni e di sanzioni. Inoltre, Haas ha implementato da decenni un programma completo di conformità alle esportazioni e alle sanzioni che prevede controlli aggiuntivi per contribuire a garantire che tutte le macchine o altri articoli venduti da Haas siano esportati, riesportati o trasferiti solo nel pieno rispetto delle leggi statunitensi, assicurando tra l’altro che le macchine siano fornite solo a clienti finali autorizzati e solo per usi finali autorizzati. 

Il 3 marzo 2022, poco dopo l’invasione russa dell’Ucraina, Haas Automation ha interrotto completamente il rapporto con l’unico distributore indipendente esistente per la Russia e la Bielorussia, Abamet Management. Da quella data Haas non ha più venduto o spedito macchine, parti o software ad Abamet o a chiunque altro in Russia. Questo fatto cruciale è stato chiarito al giornalista del PBS NewsHour prima della messa in onda del servizio. Inoltre, nel momento in cui ha interrotto il rapporto con Abamet a marzo, Haas ha cancellato volontariamente 50 ordini di macchine esistenti da Abamet, anche se tali ordini potevano essere consentiti dalle normative statunitensi allora in vigore in materia di controllo delle esportazioni e di sanzioni.

Il rapporto della PBS riconosce che Haas ha interrotto il suo rapporto con Abamet nel marzo del 2022, ma sostiene che i registri doganali mettono in dubbio questa affermazione, sostiene che ‘almeno 18 spedizioni sono state effettuate in Russia direttamente dalla Haas per un valore di 2,8 milioni di dollari dal 4 marzo all’ottobre dello scorso anno. Si tratta di una completa falsità, poiché Haas non ha effettuato vendite o spedizioni dirette o indirette in Russia dopo il 3 marzo 2022. È importante notare, tuttavia, che le vendite di Haas ad Abamet sono state effettuate in modo tale che Abamet ha acquisito il possesso fisico e la proprietà delle merci quando queste sono state ritirate da Abamet dalla fabbrica di Haas a Oxnard, in California. Pertanto, nel momento in cui Haas ha interrotto il suo rapporto con Abamet, quest’ultima aveva il possesso, il titolo e il controllo su una serie di macchine e parti di ricambio che aveva acquistato da Haas prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Sebbene Haas non avesse il controllo fisico su tali prodotti, tutti i prodotti erano soggetti alla certificazione di Abamet ad Haas che non avrebbe esportato alcun prodotto Haas in violazione delle leggi statunitensi sul controllo delle esportazioni e sulle sanzioni, e Haas non è certamente a conoscenza di alcun caso in cui ciò sia avvenuto. In poche parole, se dopo il 3 marzo 2022 si sono verificate spedizioni di macchine o componenti prodotti da Haas, tali spedizioni sono state effettuate, all’insaputa di Haas, da Abamet o da uno dei numerosi altri clienti di Haas in tutto il mondo.

 Oltre a interrompere il rapporto con Abamet e a vietare le esportazioni o riesportazioni di prodotti Haas in Russia, Haas ha interrotto, con un costo di milioni di dollari, la sponsorizzazione della squadra di Formula 1 Haas da parte dell'azienda russa Uralkali di Dmitry Mazepin.

Haas, come azienda, ha condannato l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e ha fatto tutto il possibile per cessare gli affari con il paese o con le aziende russe. Ha anche adottato misure affermative per sostenere l’Ucraina, tra cui, in conformità con le normative statunitensi sul controllo delle esportazioni e sulle sanzioni, la fornitura al distributore di Haas in Ucraina e ai suoi clienti ucraini di macchine prodotte da Haas in tempi rapidi. Queste e altre macchine Haas fornite in precedenza sostengono direttamente e indirettamente gli sforzi dell’Ucraina per difendersi dall’invasione ingiustificata della Russia. È falso quindi, che il servizio del PBS NewsHour dica che Haas sia un sostenitore dell’esercito russo. In un momento in cui gli americani stanno sviluppando linee guida più efficaci in sostegno dell’Ucraina, è estremamente irresponsabile che PBS NewsHour presenti questo servizio di scarsa qualità, che ignora fatti fondamentali e afferma altri fatti chiaramente falsi”.

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Foto twitter.com

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