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07/05/2023 12:00:00

Miami - Mercedes irriconoscibile in qualifica. Il porpoising non c'entra, Wolff è affranto


Articolo di Marco Sassara
Il primo e secondo posto ottenuti nel corso delle prime prove libere e l'ottimo passo gara mostrato nelle prove libere 2 dal duo Mercedes avevano creato delle aspettative molto elevate sul proseguo del weekend. Invece...

Il primo e secondo posto ottenuti nel corso delle prime prove libere e l'ottimo passo gara mostrato nelle prove libere 2 dal duo Mercedes avevano creato delle aspettative molto elevate sul proseguo del weekend. La Red Bull è ovviamente una spanna avanti a tutti e anche se Verstappen sarà costretto a partire dalla nona casella, per lui sarà un gioco da ragazzi rimontare fino alla seconda posizione. Tuttavia, subito alle spalle delle RB19 avrebbe potuto esserci una gran lotta che sembrava, venerdì sera, poter riguardare Mercedes e Aston Martin, con la Ferrari leggermente attardata (questa l'analisi dei passi gara scaturita al termine delle PL2)

Invece al sabato abbiamo visto completamente un'altra musica. La W14 ha perso completamente tutti i suoi punti di forza mostrando un comportamento totalmente diverso da quello visto al venerdì. I giornalisti di 'Sky', durante la diretta delle qualifiche avevano fatto un'ipotesi: notato qualche saltellamento di troppo al venerdì, credevano che i tecnici di Stoccarda avessero dovuto alzare l'altezza da terra della vettura per rientrare nelle direttive regolamentari, rinunciando però così alla competitività che aveva messo in mostra il giorno precedente.

Wolff: "L'unico aspetto positivo è che la vettura non rimbalza più"

Una tesi che però non viene avvalorata dal team principal della scuderia tedesca Toto Wolff, il quale al termine della giornata dichiara: "La situazione è peggiore di quanto pensassi. I progressi fatti rispetto a 12 mesi fa sono stati minimi. Forse l'unico aspetto positivo è che la vettura non rimbalza più sui rettilinei, ma è davvero l'unico", riporta 'RacingNews365.com'. Una frase che basta da sola a confutare quanto ipotizzato durante le dirette di ieri.

Se non è porpoising, quali sono le cause? Wolff è affranto

Però questo non ci risolve il problema. Se non si tratta di porpoising, cos'è che può aver determinato un passo indietro così vistoso tra le giornate di venerdì e sabato. Ciò che preoccupa più la Mercedes in questo momento è che neanche all'interno del box riescono a comprenderne le cause: "Abbiamo ottenuto la prima e la seconda posizione nella prima sessione e poi in qualifica facciamo 6° e 13°. La vettura non è abbastanza veloce, ma non capiamo perché e questo non è accettabile", prosegue Toto Wolff nel corso della sua intervista.

"Non stiamo sbagliando di proposito ovviamente, stiamo cercando di affidare ai piloti la vettura migliore possibile. Per George e Lewis oggi le cose sono andate davvero male. Osservando il lavoro svolto nel primo settore vediamo chiaramente che ci è mancata la vettura. Non è tanto la performance in sè a dispiacere, è la mancata comprensione del problema a rendere la W14 un progetto davvero brutto", ha concluso.

La Mercedes è caduta in una specie di limbo. Avere il controllo della situazione è uno dei punti fondamentali su cui un team basa le fondamenta per correggere i deficit della monoposto. Purtroppo, da quanto si evince dalle parole di Wolff, ad oggi, il team non ha ancora padronanza di queste nuove vetture. Non comprendendo appieno la W13 ha riversato i problemi sulla W14

C'è da chiedersi se perseguire la strada dei sidepods size-zero sia davvero la cosa giusta da fare o se è diventata più una questione d'orgoglio, come se allinearsi al pensiero delle altre squadre significherebbe ammettere di aver sbagliato tutto sin dal principio. 

Per contro, è tutto davvero molto strano. Come si fa ad essere competitivi un giorno e poi essere così indietro il successivo? Ciò che potrebbero affermare i tecnici Mercedes è che il potenziale c'è, devono solo capire come riuscire a massimizzarlo e adattarlo al variare delle condizioni atmosferiche e alle caratteristiche dei circuiti. 

Qualsiasi strada sceglieranno di percorrere, la realtà è che c'è ancora tanto lavoro da fare prima di poter avere una W14 costantemente davanti a lottare con l'Aston Martin e Ferrari.

Foto: Mercedes

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