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Come vi abbiamo raccontato, Charles Leclerc è stato clamorosamente eliminato nel Q2 delle qualifiche del Gran Premio del Cananda a causa di un mix di fattori, tra cui le condizioni meteo sfavorevoli, un errore del pilota e uno del muretto Ferrari. Il monegasco, che oggi partirà dalla decima piazza in virtù della penalizzazione inflitta a Carlos Sainz, alla fine della sessione si è lasciato andare ad uno sfogo contro la squadra. Uno sfogo che sa tanto di rottura, almeno parziale se non totale. "Non era difficile leggere la situazione in Q2, la pista si stava asciugando velocemente, lo dicevo agli ingegneri che dovevamo montare le gomme da asciutto, si vedeva già nel giro di lancio", ha affermato il monegasco a SkySportF1. Poi ha aggiunto: "Non so perché siamo rimasti sulle gomme intermedie quando la pista era asciutta, mentre poi abbiamo montato le slick quando ha ricominciato a piovere. Purtroppo non è la prima volta che succede con la squadra, e non capisco perché. Ci siamo resi la vita più difficile da soli".
Tramite le colonne di quotidiano.net, Leo Turrini ha voluto fare qualche considerazione a riguardo. Vi proponiamo di seguito le sue parole.
"Fuori in Q1 a Barcellona. Fuori in Q2 a Montreal. Ormai siamo allo psicodramma. Per Leclerc, intendo", esordisce Turrini riferendosi al magro bottino del monegasco nelle ultime due qualifiche. Poi aggiunge: "Chi mi segue conosce il mio affetto per Carletto. Io rimango fermissimamente convinto del valore suo. E non voglio stare qui a discutere, ragionando sugli eventi canadesi, del meteo bislacco, dell’errore di guida, delle gomme scelte dal muretto magari con improvvida valutazione. È tutto vero, ma qui c’è qualcosa di più. E forse di peggio". Infine conclude scrivendo: "È un grande dispiacere, per chi ha le mie idee. Le dichiarazioni post disastro di Carletto, pubblicamente severe nei confronti della squadra, valgono più di ogni mio commento".
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Foto interna www.facebook.com; Foto copertina Twitter Ferrari