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08/09/2023 06:30:00

Ferrari: niente aggiornamenti a Singapore, ma lo sviluppo della SF-23 non è concluso


Articolo di Roberto Cecere
Se davvero la storica scuderia italiana ha in serbo un altro step evolutivo, la logica imporrebbe che venisse testato sul layout più probante per le monoposto, ovvero Suzuka

Il Gran Premio d’Italia ha rispettato i pronostici dello scrivente che in tempi non sospetti aveva individuato la tappa di Monza come quella più favorevole al team di Maranello per tornare ad essere almeno la seconda forza in pista (clicca qui per approfondire). La Scuderia Ferrari ha massimizzato tutto il potenziale della SF-23 e l’unicità del tracciato brianzolo ha mascherato parzialmente le magagne del progetto 675. Ma la gara nel “Tempio della Velocità” non cala il sipario sulla stagione della rossa. A meno di eventi particolari la vittoria resterà una chimera.

I prossimi sette round saranno certamente più ostici e rappresenteranno una sorta di lungo test autunnale nel quale gli ingeneri della scuderia modenese continueranno ad acquisire dati e know how da trasferire sul progetto della prossima stagione. In tal senso le dichiarazioni di Frederic Vasseur in merito alla monoposto della prossima stagione sono state talvolta discordanti. Il manager francese ha anticipato che le forme del progetto 676 segneranno una discontinuità con l’attuale vettura del Cavallino Rampante. Contestualmente ha riferito che l’area tecnica sfrutterà fino all’ultimo giorno disponibile prima di deliberare definitivamente il bolide rosso che dovrà riscattare la deludente campagna 2023. Segno tangibile che l’indirizzo aerodinamico individuato è ancora vincolato ai feedback della SF-23. 

Jock Clear, Performance Engineer della Scuderia Ferrari

 

Congettura che è stata in parte confermata Jock Clear, Performance Engineer del Cavallino Rampante: "Se ci sono cose che pensiamo verranno trasferite al prossimo anno e che saranno rilevanti, sarebbe sensato metterle sulla macchina e avere la certezza di poter ottenere un po' di tempo in pista su quei pezzi prima di febbraio 2024". Affermazione che lascia intendere che da qui alla fine della stagione un ultimo package di aggiornamenti potrebbe essere introdotto sulla monoposto 2023. Tuttavia Clear ha anticipato che in occasione del prossimo round a Singapore, il team di Maranello non porterà aggiornamenti di rilievo in base a una logica di sviluppo incrementale: "Penso che ci saranno piccoli correttivi qua e là, non penso che ci sarà nulla di grande". Come noto l’area tecnica del Cavallino Rampante ha congelato lo sviluppo della monoposto 2023 a luglio, tuttavia le parole del Performance Engineer della rossa lascia intendere che un ultimo step possa essere introdotto successivamente.

 

L’ultimo step evolutivo della SF-23 sarà introdotto a Suzuka?

Se davvero la storica scuderia italiana ha in serbo un altro step evolutivo, la logica imporrebbe che venisse testato sul layout più probante per le monoposto, ovvero Suzuka. Il tracciato nipponico, unitamente a quello del Montmelò, fornisce un feedback molto chiaro sulla bontà delle monoposto. Le variazioni altimetriche e le curve ad ampio raggio e ad elevata velocità di percorrenza potrebbero essere il banco di prova finale per stabilire se il percorso di sviluppo della 675 possa finalmente dare credibilità al refrain tante volte disatteso: Abbiamo Capito”.

 

Carlos Sainz nel corso delle qualifiche del GP del Giappone 2022 

 

Probabilmente l’unica chance per tornare a livelli prestazionali accettabili è la definitiva comprensione di cosa non abbia funzionato sulla SF-23 da inizio stagione, anche dopo l’invasivo pacchetto che ha debuttato nel gran premio di Spagna che ha sancito il fallimento della filosofia aerodinamica ereditata dalla F1-75. Se il finale di stagione del team italiano sarà in crescendo non vi sarebbe alcuna ragione per gettare al vento il lavoro di comprensione della SF-23 per sposare una nuova veste aerodinamica che necessiterebbe anch’essa di una fase di gestazione non immediata.

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Foto interna www.ferrari.com