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02/11/2023 08:00:00

Ferrari, Leclerc rivela il problema più grande della SF-23


News di Fabrizio Parascandolo

Charles Leclerc ha evidenziato il più grande problema della SF-23 dopo il GP del Messico. La Ferrari è chiamata a risolverlo per il prossimo anno, altrimenti si potrebbe andare incontro a un'altra stagione complicata.

Il monegasco ha ottenuto la sua 22° pole position in carriera a Città del Messico, la 4° di questo 2023. Eppure in nessuna delle occasioni in cui è partito dalla prima casella della griglia Charles è riuscito a ottenere una vittoria.

Da qui la domanda sorge spontanea: la SF-23 è più forte in qualifica piuttosto che in gara? La risposta ci è nota da mesi, ed è affermativa. Non si può determinare, però, quanto vari il margine di competitività di sessione in sessione.

"La SF-23 è peaky", cosa significa?

L'unica conclusione che possiamo trarre, anche grazie alle dichiarazioni di Charles Leclerc (che analizzeremo in seguito), è che la vettura della Ferrari di quest'anno si può definire "peaky".

Quest'aggettivo proviene dal termine inglese "peak", che vuol dire picco. Definire, quindi, una monoposto "peaky", significa dire che questa è soggetta a dei veri e propri picchi di prestazione, ottenibili soltanto in determinate condizioni (di temperatura della pista e delle gomme, grip dell'asfalto e via dicendo).

Ciò spiega anche il grande miglioramento (di circa 8 decimi) che si è visto tra la Q2 e la Q3 in Messico, da parte di entrambi i piloti; confermando anche quanto la macchina possa essere imprevedibile, visto che la sua performance può variare di minuto in minuto.

Le parole di Leclerc

Leclerc ha commentato così il 3° posto del GP del Messico: "Credo che questa gara abbia confermato ancora una volta le debolezze della nostra vettura. È un auto peaky . 

Perdiamo troppo tempo ogni qualvolta la macchina non può operare nella finestra ideale. È successo quando abbiamo montato la gomma dura, ad esempio”, ha aggiunto il monegasco.

A Leclerc, infatti, è sembrato di guidare una vettura "totalmente diversa" nel secondo stint: “A causa della bandiera rossa le gomme hanno perso temperatura, e alla ripartenza il feeling era totalmente diverso. È un peccato, perché prima che la gara fosse interrotta andavamo molto forte”.

Per il 2024 serve una macchina costante e prevedibile

La Ferrari deve lavorare duramente a Maranello per risolvere questo problema, perché bisogna mettere i piloti nella condizione di conoscere a memoria il comportamento della vettura in ogni condizione, senza la paura che questa possa "trasformarsi" da un momento all'altro.

Se si vuole tornare a competere per vincere un titolo mondiale è necessario dimostrarsi in grado di superare qualsiasi avversità, farsi trovare pronti già da inizio anno ed evitare una "caduta libera" (in stile 2022) nella seconda parte di stagione.

È proprio il caso di lanciare un appello agli ingegneri del Cavallino: date una macchina (non peaky) a questi ragazzi.

 

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