Adrian Newey, ingegnere nonché direttore tecnico della Red Bull, ha dichiarato che il dominio del team austriaco è stato "una sorpresa totale".
In un'intervista a Top Gear è stato chiesto al britannico se lo fosse rimasto sorpreso dal fatto che nell'era moderna sia ancora possibile creare un'auto così dominante. A quell'interrogativo, Newey ha risposto: "In effetti sì, è stata una grande sorpresa".
"Per la stagione '22 c'è stato il più grande cambiamento regolamentare sul fronte del telaio dal 1983, in termini di ritorno alle vetture a effetto suolo".
"Pensavamo che, in vista del secondo anno, con stabilità di regole durante l'inverno e una vettura che di fatto è stata 'solo' un'evoluzione, il nostro vantaggio sarebbe diminuito, se non addirittura annullato. Chiaramente non è andata così".
"Ho sempre apprezzato i cambi di regolamento. Non solo per le scappatoie che si possono trovare, ma anche per capire le esigenze delle regole e come influenzano i principi fondamentali del layout della vettura".
"Per il 2022, c'erano alcune cose che dovevamo fare in modo diverso. Si trattava del ritorno dell'effetto suolo; ed io ero certamente consapevole delle insidie, avendo lavorato in IndyCar con quel formato [negli anni Ottanta, ndr]".
"Il porpoising non è dovuto semplicemente alla forma aerodinamica della vettura, ci sono altri fattori - come le caratteristiche delle sospensioni e la rigidità della scocca - a cui abbiamo prestato molta attenzione quando abbiamo progettato la RB18", ha detto Newey in conclusione.
Chiaramente la vettura del 2022, citata dal direttore tecnico, è stata un'ottima base sulla quale costruire la monoposto più dominante nella storia della F1.
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