La Ferrari ha concluso la prima delle due giornate di test sul circuito di Barcellona. Questi chilometri in pista saranno molto utili agli ingegneri della Rossa per effettuare un lavoro fondamentale per il 2024.
In questi giorni i piloti Ferrari, sia ufficiali che di riserva o sviluppo, saranno occupati con i test Pirelli; che si svolgeranno sul circuito spagnolo.
Carlos Sainz, Charles Leclerc, Oliver Bearman ed Arthur Leclerc gireranno sul tracciato catalano, guidando sia con la F1-75 che la SF-23.
Le conosciamo bene ormai: due vetture che rappresentano, con tutta probabilità, due facce della stessa medaglia.
La F1-75, soprannominata “la bestia” da Leclerc: monoposto che nel 2022 aveva fatto sognare i tifosi della Rossa, quantomeno all'inizio dell'anno, prima che i sogni venissero infranti da errori di strategia e problemi di affidabilità.
Ne abbiamo apprezzato le qualità principali: ottimo carico aerodinamico nelle curve veloci e buona guidabilità in quelle lente.
D'altro canto, la troppa resistenza all’avanzamento, la pessima gestione delle gomme (e la scarsa affidabilità, già citata in precedenza) ne erano gli evidenti difetti.
La SF-23, invece, doveva essere "la vettura del riscatto": una macchina che ha fatto tanto rumore ancor prima del debutto in pista, ma che si è poi rivelata molto presto l’ennesima falsa speranza di ritorno al vertice.
Una monoposto con notevoli prestazioni sui rettilinei (con velocità di punta tra le più elevate), dotata di ottima trazione e frenata, insieme ad una affidabilità ritrovata.
Disastrosa, invece, nelle curve ad ampio raggio a media-alta velocità e una gestione gomme terribile, anche dovuta all’instabilità del posteriore.
Ecco perché raccogliere dati da entrambe è ora più che mai fondamentale, per ottenere quell’effetto “filtro”, in grado di rimuovere tutte le lacune e trattenere i punti di forza di entrambe le macchine.
Dall'unione delle due potrebbe nascere una macchina affidabile, veloce sul dritto e performante in curva. Insomma, una vettura ideale, quantomeno sulla carta. Poi sarà la pista a dare l'ultimo e l'insindacabile verdetto.
Leggi anche: «Dominio Red Bull? Una sorpresa», la rivelazione di Newey
Leggi anche: «La nuova Ferrari è molto diversa», il presagio di Marc Gené
Leggi anche: Un team fallisce il crash test laterale: problemi nello sviluppo?
Leggi anche: La Ferrari riaccende i motori: i dettagli dei primi test 2024
Foto copertina www.ferrari.com
Foto interna www.ferrari.com